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La Zona

Regia di Rodrigo Plá vedi scheda film

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La recensione su La Zona

di chinaski
8 stelle

La Zona è un quartiere benestante che si trova all’interno di Città del Messico. La Zona è un luogo protetto. Ci sono mura che la dividono dalla realtà esterna, un sistema di videocamere a circuito chiuso che garantiscono una sorveglianza continua. In questo mondo dorato risiedono ricchi borghesi con le loro famiglie. In questo mondo dorato la vita dovrebbe essere bellissima.
Un movimento di macchina ascendente, oltre le mura che circondano la Zona, per vedere cosa c’è fuori, per vedere quell’altra realtà. Un caos informe di case e baracche, il vero volto di Città del Messico.
In una notte di temporale un cartellone pubblicitario crolla sul muro di cinta della Zona, tre ragazzi che si trovano lì vicino salgono sul cartellone, scavalcano il muro, entrano nella Zona.
Cercano di rubare qualcosa, vengono scoperti, la violenza prende forma, dei morti, solo uno di loro riesce a scappare, ma non dalla Zona.
Inizia una caccia a questo ragazzo, ritenuto un assassino, ritenuto una bestia. Si dà la caccia a questo ragazzo come fosse un animale.
Alejandro invece vive nella Zona, è un adolescente. Insieme ai suoi amici vorrà dare una mano agli adulti per catturare l’intruso. Finirà per trovarlo nella sua cantina. Gli eventi prenderanno una piega inaspettata.
Rodrigo Plà mette in scena un mondo infernale, senza più leggi morali, in completa balia degli istinti animali. Un mondo in cui non vi è più nulla di stabile. In cui la legge è un concetto in continua trasformazione. Chi ha soldi e potere decide le regole. I poveri sono dannati, sono spazzatura, i loro corpi rifiuti da smaltire. L’idea feroce di divisioni sempre più nette, sempre più fisiche, fa da fondamenta alla struttura narrativa del film. Di volta in volta cadano nel fango di un’umanità perduta tutti quanti. Genitori, ragazzi, agenti di polizia, famiglie. Il Messico di Plà diventa la rappresentazione di una società animale, basata sulla sopravvivenza, in cui il gruppo si fortifica nella caccia al diverso, all’intruso. La Zona è un film disperato, pieno di macerie umane, il doloroso ritratto di un mondo dannato, in cui Zapata non è più un grande rivoluzionario ma solo il nome di un furgoncino da lavoro.


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