Regia di Darren Lynn Bousman vedi scheda film
Superata la parentesi poco convincente del terzo episodio, che pagava dazio ad una trama eccessivamente cervellotica, la saga riprende qui esattamente da dove quello s'era concluso. Nonostante la programmaticità delle torture sia ormai prevedibile, nonostante gli sceneggiatori perseverino nel mettere troppa carne al fuoco, e nonostante la stucchevole scelta di indagare sull'origine delle deviazioni psichiche del serial killer (con esiti assai banali), il film nel complesso si salva grazie al buon ritmo e ad una certa coerenza narrativa e "ideologica": la pellicola di Bousman, infatti, non si concede pause, mantiene vivi l'interesse e la tensione fino ad un finale ancora una volta sorprendente, e riesce a non tradire mai la folle morale che dà il la ai sempre più complessi giochi omicidi del protagonista.
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