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Cover Boy. L'ultima rivoluzione

Regia di Carmine Amoroso vedi scheda film

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La recensione su Cover Boy. L'ultima rivoluzione

di supadany
6 stelle

VOTO : 6,5.

Non mi ha conquistato anche se è senza dubbio un film interessante che riesce in buona parte ad uscire da tanti, troppi, luoghi comuni propri di un cinema che indaga sul sociale, pur incappando, abbastanza clamorosamente, in altri.

E’ piaciuto tanto a tanti, probabilmente perché, nel piccolo microcosmo del cinema italiano impegnato, riesce a distinguersi, grazie ad un approccio immediato e vitale, proponendo un percorso davvero riuscito soprattutto nella fase finale, dove almeno un paio di idee (per come è rappresentato, il ritorno a Roma del protagonista) ed alcune immagini (il “famoso” delta del Danubio) sono evocative di un animo sognante e mai domo nonostante le difficoltà vissute.

Ciò non toglie che nel racconto di una storia di ordinaria amicizia, con anche risvolti più profondi accennati con tatto e sensibilità, tra due uomini così lontani per origini, ma così vicini per il loro essere respinti con fermezza dalla società (quando l’acquisto di un automobile, rigorosamente usata, è già una conquista anche a quarant’anni), non manchino alcune scene abbastanza inutili e proprie di un certo provincialismo italiano.

La prima che mi viene in mente è quella legata all’autolavaggio che, tra le altre cose, poteva essere evitata, in quanto poco funzionale al rapporto mostrato.

Per il resto non è per niente banale, quello che maggiormente funziona sono la genuinità e la semplicità adottate nel trattare i rapporti umani senza dunque cadere in inutili strepitii, ma fino a quando si paragona con la nostra cinematografia odierna va tutto bene, ma se si cominciano a prendere esempi europei allora lo stesso non vale, almeno non nella sua completezza.

Insomma è una pellicola interessante, che è stata ben accolta in svariati Festival internazionali, ma non priva di alcune approssimazioni che si potevano tranquillamente evitare.

Quello che si vede rimane comunque discreto, una piacevole boccata di ossigeno.

Su Carmine Amoroso

VOTO : 6,5.
Molto bravo nel finale, regia nel complesso valida, anche se cade in qualche errorino ingenuo.

Su Luca Lionello

VOTO : 6,5.
Piuttosto bravo nel tratteggio del suo quarant'enne alla deriva.

Su Chiara Caselli

VOTO : 6++.
Presenza di un certo livello, ma poco spazio per lei.

Su Eduard Gabia

VOTO : 6,5.
Volto interessante che regala una figura diversa da quella classica del rumeno troppe volte abusata.

Su Luciana Littizzetto

VOTO : 6++.
Abbastanza divertente, non esagera ed è meglio così.

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