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Cover Boy. L'ultima rivoluzione

Regia di Carmine Amoroso vedi scheda film

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La recensione su Cover Boy. L'ultima rivoluzione

di zombi
8 stelle

venerdì 23 u.s. cinema edison, o cinghio o centro culturale solares o come accipicchiolina chi lo conosce lo vuole chiamare, serata con carmine amoroso a presentare il suo cover boy-l'ultima rivoluzione. ad oggi il film dell'anno che va oltre i cronenberg, i coen, i penn, i woody allen e i seppur tanti bei film e tanti inprescindibili che ho visto fino ad oggi. rivisto anche domenica 25 non ha fatto altro che convincermi che è meraviglioso stupendo e favoloso. il film di amoroso sembra una canzone di un folk singer impegnato con la voce di nina simone e le melodie dei radiohead e il gotico eighties di kate bush. girato in super economia in un nitidissimo digitale, pedinando i suoi personaggi come la voglia tenacemente aggrappata alla vita volendogli un bene che va al di là di come posso essere capace di esprimermi. la ballata di johan e michele che non poteva finire che male. la ballata di michele che ha una paura folle di morire come la formichina di stuzzica con la pagliuzza. la ballata di michele assunto a tempo determinato da una ditta che fa le pulizie nella termini. solo, libbero, senza responsabilità se non quella di sopravvivere. semplice, diretto, elementare. johan si fida di dio, michele si permette di dubitare. la ballata di michele che trova johan e lo accoglie in casa sua in affitto dalla figurante parlante luciana littizzetto, altra anima vagante su questo mondo. anime che traballano, sempre pronte a cadere e a far fatica a rialzarsi. in un mondo che dai dinosauri e dall'invenzione della ruota e del fuoco pare essere diventato più duro e selvaggio. fa schifo come è giusto che deve far schifo lo sfruttamento dei bimbi in india, ma non schifo lo sfruttamento di adulti che dovrebbero farsi una vita con lavori perennemente a termine,licenziati quando il mercato non li richiede più. e allora le medagliette che michele si ritrova a vendere in piazza san pietro inquadrate da amoroso ben distese sulla sua mano, sembrano lacrime e gocce di sangue di un martire filmate dal jarman di sebastiane. michele e i michele come lui sembrano le casualties of war conteggiate nel budget per il raggiungimento della democrazia. numerose le scene belle ed emozionanti a partire dal bagno nel mare all'alba dove michele sostiene uno johan che non sa nuotare come una pietà pasoliniana. amoroso ama i suoi protagonisti e i suoi corpi e lo dimostra in tante occasioni anche spogliandoli letteralmente dei vestiti. e se anche amoroso non ha confermato un'implicazione omosessuale, l'occhio lo è e anche molto. e che dire degli attori? fantastici a partire da un meraviglioso luca lionello, che ha indossato un michele che sembra sempre pronto ad un combattimento in un villaggio western, sull'orlo di una crisi nervosa, capace di piangere come un bimbo e di dire tutto con quegli occhietti scuri che trapassano come i raggi mortale di un super eroe marvel.

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