Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Marta (Isabella Ragonese) è una giovane e promettente laureata in filosofia, che al termine dell'Università riesce a trovare soltanto un lavoretto da baby-sitter e, in concomitanza, dentro un call center specializzato nella vendita di prodotti domestici. Qui dovrà farsi valere come telefonista, sotto la supervisione di Daniela (Sabrina Ferilli), in mezzo ad una selva di ragazze che cercano di sbarcare il lunario.
Con questo film del 2008, Paolo Virzì firma una delle migliori rappresentazioni di quella che può essere definita la generazione del precariato, quella formata da ciurme di ragazzi e ragazze con un alto livello di scolarizzazione nella palude dell'incertezza lavorativa, e dunque, in una più vasta condizione di disagio esistenziale. Virzì non ha bisogno di esasperare più di tanto i toni per dare al microcosmo del call center una patina surreale, con i suoi personaggi esaltati ed esauriti, e soprattutto le sue vittime fragili, costrette ad umiliarsi dalla necessità di portare a casa la pagnotta. Scena dopo scena il regista tira fuori - come nella migliore tradizione della sua filmografia - una storia che riesce essere drammatica, comica e grottesca allo stesso tempo, lucida e disincantata rappresentazione di tante verità dei giorni nostri. Molto buona la rappresentazione di tutti gli attori, tra i volti più nuovi e, almeno ai tempi, più promettenti del cinema italiano: da Isabella Ragonese a Elio Germano, da Michaela Ramazzotti a Valerio Mastandea.
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