Regia di Shohei Imamura vedi scheda film
Amo sempre più questo regista... Un film inferiore a "Dr.Akagi" e a qualche suo capolavoro degli anni '60 (come soprattutto "cronache entomologiche del giappone") ma sicuramente un gran film. Sguardo sottile da entomologo, da poeta leggero e melanconico. In fondo, il protagonista corrisponde con esattezza al regista stesso, lo stile ne è la conferma. Tema ricorrente in Imamura è il disprezzo per l'uomo o, meglio, il disprezzo di essere un uomo. "ti fa tanto schifo essere uomo?", uomo-anguilla o uomo-serpente che sia la risposta è sempre affermativa. Le anguille fanno lunghi viaggi prima di raggiungere un fondo terroso, ma l'uomo non può capire tutta questa dolcezza. Un film che è profondamente apocalittico, visione lucida nella solitudine, visione spietata dell'umanità. Proiezioni, ossessioni e tormenti. L'umano desio e la dolce pacatezza della natura.
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