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Prospettive di un delitto

Regia di Pete Travis vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Prospettive di un delitto

di will kane
6 stelle

Il thriller a sfondo politico ha avuto il suo apice nel ventennio '60/'80,anni di gran fervore,cambiamenti storici decisivi,trame e complotti orditi su larga scala,e purtroppo,a volte,la realtà che supera la fantasia,vedi i delitti dei due Kennedy,Moro,King."Prospettive di un delitto" si riallaccia alla tradizione che ha visto John Frankenheimer e Sidney Lumet tra i migliori registi specializzati nell'unire suspence e teoria politica e sociale:un attentato al presidente degli USA in terra europea,la Spagna nel caso,rivisto e ripensato da otto punti di vista diversi,tra agenti della sicurezza,attentatori,e pure la vittima designata.Il film innesca il ri-montaggio con nuovi dati e particolari diversi per dare allo spettatore la possibilità di leggere gli eventi e riassettarli tra memoria e ragionamento:in effetti,un paio di escamotages sono percepibili dallo spettatore esperto,e tuttavia "Prospettive di un delitto",preso come giallo d'azione,tiene desto il pubblico e azzecca la dose di pathos immessa nel racconto.Certo,a guastare la festa arriva il sempiterno,inespugnabile atto di fiducia nell'America unica angelo salvatore di se stessa e del mondo:in un'ora chi ha compiuto l'attentato,tra l'altro con un piano assai intricato e non semplicissimo,conosce la riscossa della Giustizia,e se gli europei traccheggiano,i super-agenti statunitensi ricompongono il puzzle e,anche con l'aiuto di un pò di buona sorte,sciolgono i misteri e riescono a cogliere i colpevoli.Strategicamente,non credo sia una buona idea,in una città in cui è visibile una forte ondata anti-Stati Uniti,far sì che il presidente tenga un comizio in una piazza "chiusa",ma naturalmente grazie a intelligence e disponibilità all'azione immediata,molto del thriller si risolve in una sostanziale lode all'efficienza tutta patriottica,che sciupa un pò diverse buone cose viste fino ad allora.Diretto dal futuro regista del nuovo "Dredd",è montato agilmente,ben fatto,tutto sommato,ma tradisce un pò di aspettative nate durante la visione in una catarsi finale anche troppo ottimistica.Tra gli interpreti,si distinguono un freddo William Hurt,un teso Forrest Whitaker,ed un grintoso Dennis Quaid.

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