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I visitatori del sabato sera

Regia di Lucas Reiner vedi scheda film

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LIBERTADIPAROLA75

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La recensione su I visitatori del sabato sera

di LIBERTADIPAROLA75
6 stelle

Il film comincia nell'anno futuro 2176. A causa di un enorme Buco nell'Ozono il pianeta Terra è malmesso, la natura è scomparsa e i superstiti vivono in città ultratecnologiche ma grigie e chiuse. Per recuperare la Costituzione Americana, andata distrutta, si organizza una spedizione per un viaggio nel tempo, per la precisione per il 1776, anno nel quale si sono costituiti gli Stati Uniti d'America. Dopo una prima titubanza dello scienziato che sta studiando il fenomeno atmosferico, questi cambia idea attratto dalla scienziata scelta per il team di ricerca. Però, per un guasto sui comandi, il gruppo finisce nel 1976 e i primi terrestri che incontrano sono due adolescenti in sella alle loro saltafossi (le tipiche bici da cross del periodo), subito raggiunti da un amico in sella alla sua paperboy (il tipo di bici corta e comoda, con sellino davanti dove i paperboy, ragazzi che consegnano giornali, tengono il loro materiale) col quale fanno amicizia. Proprio in quei giorni si sta celebrando, con folkloristiche manifestazioni, il 200mo Anniversario della Costituzione Americana... Non si capisce se, con questo simpatico film (realizzato nel 1990), si voleva celebrare nostalgicamente la metà degli anni '70 con lo spirito di periodo di massima libertà culturale americana (la pellicola, il cui titolo originale è THE SPIRIT OF '76, è un tripudio di trip e colori) e la nascita della disco music (che il titolo italiano accentua) o prendere a pretesto tre epoche (il futuro dove si immagina che i problemi, molto attenti alla fine degli anni '80, legati all'Ozono abbiano rovinato il pianeta, gli anni '70 della generazione precedente e il 1776 della Costituzione). Rimane un documento indiretto (e quindi importante solo per questo) ma non totalmente riuscito (comunque simpatico!) di un'epoca, cinematografica e televisiva, di teen movie a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 dove si chiudeva, appunto, quel periodo culturale (in Italia celebre per la Milano Da Bere e i Paninari) nato alla fine degli anni '70. A suo modo commovente, nella sua ingenuità, il finale con la bella morale che non c'è vita senza colori!

 

 

 

 

Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.

 

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