Regia di Wilma Labate vedi scheda film
Wilma Labate continua a deludere, ed è evidente che il suo debutto all'epoca fu frutto di una sopravvalutazione, avendo confermato più tardi una maniera di fare cinema abbastanza inadeguata, sia per struttura che per argomenti. Qui non riesce in niente a portare avanti un discorso non del tutto interessante e che non si capisce bene cosa voleva affrontare, se non una realtà, quella della Fiat all'epoca, con quella più vicino a noi. Tutto va per aria, non riuscendo a combinare un discorso, già di per sé scombinato, fra fattore personale e quello sociale, che simbolicamente riesce solo ad affondarlo in maniera noiosa ed incerta, dispiace solo di vedere dei buoni attori che sono coinvolti in maniera inutile e forse neanche molto consapevole di quello che la regista non riusciva a fare.
Una storia pretestuosa e malamnete condotta
Diciamo che è un film sbagliato completamente
Si sforza,ma non riesce a portare avanti un discorso non per colpa sua
Acnhe per lui un percorso inutile
Partecipazione buona, ma inutile
La sorella diversa,
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta