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Tropa de Elite

Regia di José Padilha vedi scheda film

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La recensione su Tropa de Elite

di tobanis
8 stelle

La verità fa male, lo so, si direbbe. E questo è un film che mette al primo posto la verità. La realtà delle favelas, la realtà della polizia brasiliana, e la realtà degli squadroni della morte.
Film che consiglio di vedere, anche perché l’ottima regia dà un gran ritmo, appassionante. Qualche scena di violenza, ma nulla di insopportabile. Le favelas sono piccoli reami, dove il locale capo fa la sua legge: dà protezione e esige obbedienza. Controlla le attività, soprattutto le illecite, mentre il pizzo per le lecite è scontato. I suoi sgherri circolano senza problemi, armati. La polizia convive, ed è corrotta fino a livelli quasi comici. Pagati poco o nulla, hanno famiglia, non ci tengono a essere uccisi, chiudono tutti gli occhi o se non li chiudono, se ne fregano. Nelle favelas non ci entrano, se non per spedizioni, o per farsi dare la tangente. Anche da parte loro, chiedere il pizzo in città (“vuoi la pattuglia qua fuori? Paga!”) è routine; ma devi pagare il sergente anche per avere le ferie che ti spettano per legge. Clamoroso come spostano i cadaveri da un distretto all’altro, di modo che altrove risulti più alta la criminalità, ma non da loro! Geniale una scena. Il Colonnello: “Troppi morti questo mese! Cambia il rapporto! Questo ad esempio, che era in riva al mare… affogato!” “Ma capo, aveva il buco di un proiettile!” “E cosa sei tu, un medico?”
In questo mare di disperazione senza sbocco, gli squadroni della morte. Corpo di elite della polizia, iper addestrati (in un corso di 30-40 persone, ce la fanno 4-5), incorruttibili, efficienti (i loro raid nelle favelas non hanno storia, e se viene ucciso uno di loro, si scatena l’inferno), ma pure fanatici, fascisti, ai limiti della legge ma spesso oltre. Insomma, certe città in Brasile sono nella merda ben oltre il collo. E la colpa è di chi, alla fine, la droga la consuma.
Film anche da 7, ma direi di più sia per l’importanza sia per l’ottima realizzazione (gran montaggio, pure). Un bel pugnone nello stomaco. Consigliato. Ha vinto a Berlino nel 2008, una volta tanto premiano uno che merita.

Su José Padilha

Ottimo

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