Espandi menu
cerca
La leggenda di Beowulf

Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mc 5

mc 5

Iscritto dal 9 settembre 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 119
  • Post 1
  • Recensioni 1059
  • Playlist 57
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La leggenda di Beowulf

di mc 5
6 stelle

Memore della felice visione di "Stardust", tratto da un romanzo di Neil Gaiman, ho deciso di affrontare questo film sceneggiato proprio dallo stesso Gaiman. Eppure gli stimoli a vederlo erano scarsi, dato che il genere "fantasy" non è mai stato nelle mie corde. Ma qua non è tanto questione di genere, quanto di scelte tecnologiche. Il regista, Zemeckis, che com'è noto è uno dei registi piu' affermati fra quelli del cinema recente, ha deciso -dopo l'esperienza di "Polar express" (che non ho visto)- di cimentarsi nuovamente con un sistema avanzatissimo che viene definito "performance capture", realizzato con la tecnica del "Real-D". Tale sistema è il protagonista assoluto del film. Devo confessare il mio imbarazzo prima di entrare nel merito della pellicola: da una parte gli effetti visivi di questa nuova tecnologia mi hanno lasciato sbalordito (la potenza di certe immagini è devastante, se penso per esempio al drago alato che si vede nel film...). Ma poi viene il momento delle riflessioni e uno ci ragiona anche un pò su. Insomma: tecnologia che segna un passo avanti in un cammino irreversibile oppure baraccone che nega l'essenza Vera del Cinema? E' un bel problema, e io non ne vengo a capo. In altre parole: il film mi ha suscitato forti emozioni e di fronte a determinate immagini ho sgranato gli occhi incredulo (ed anche un pò angosciato, visto che il film comunica anche una certa dose di ansia...), eppure son ben consapevole di aver visto nient'altro che un sofisticato giocattolone miliardario. Una cosa è certa: io amo un cinema fatto di carne e di viscere, e tutte queste diavolerìe sono seducenti ma tolgono al Cinema un pezzo importante del suo cuore pulsante. Beowulf è il protagonista di una leggenda vichinga che lo vede trionfare su mostri, troll e draghi, sullo sfondo del nascente regno di Danimarca. Egli è una specie di Conan con qualche risvolto biblico; la vicenda è narrata ricorrendo a tinte cupe e assai fosche, con echi di tragico e di gotico (e infatti non mi sentirei di consigliarlo ai bambini). Ma è proprio grazie al sistema tecnologico rivoluzionario cui accennavo che Zemeckis riesce a dare libero sfogo alla sua fantasia, catturando le performance degli attori in un risultato finale che mescola curiosamente i personaggi autentici con le loro rispettive animazioni computerizzate. E straordinario è il modo in cui viene raccontato questo scenario brutale e fantastico, ricco di componenti mistiche e magiche. La rielaborazione al computer permette al regista di lavorare alle ambientazioni e alle scenografie praticamente senza piu' nessun limite, e ci vengono offerti panorami scandinavi davvero suggestivi. Assolutamente idonee, poi, le scelte musicali curate dall'ottimo Alan Silvestri, autore di una colonna sonora perfettamente funzionale alla epicità delle immagini. Ed ora sentite un pò qua alcune frasi estrapolate dalla recensione che ho raccolto sul sito "Film Up": "Teatro dei burattini in 3 D". "Sofisticata tecnologia che dona ad alcuni dei migliori attori del nostro tempo un'impenetrabile maschera di cera assolutamente non richiesta". "Inquietanti doppelganger plastificati". "Un carrozzone buono per adolescenti a caccia di draghi". "Fantocci privi di alcuna intensità". "Assente ingiustificata la scintilla dell'emozione". "Pionierismo tecnologico a tutti i costi che fa rabbrividire chi si rifiuta di riconoscere Robin Wright Penn nello sguardo vitreo del suo androgino replicante gommoso". Che ve ne pare? Ci sono andati giu' pesanti, eh? Per quanto mi riguarda, io sospendo il mio giudizio, e ripeto quanto detto all'inizio: da una parte non posso dire di non aver subìto il fascino seduttivo delle immagini, ma d'altra parte devo ammettere che le pesanti critiche che ho riportato sono oggettivamente condivisibili.
PS: Un pensierino finale sulla rappresentazione computerizzata di Angelina Jolie (fra l'altro raffigurata senza capezzoli: poverina, e perchè mai ?!): inquieta constatare che, al contrario degli altri attori del film, lei appare piu' realistica in questa versione "animata" che quando recita dal vero...Chissà: vorrà dire qualcosa??

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati