Regia di Oliver Hirschbiegel vedi scheda film
Questo adattamento del romanzo di Jack Finney, L'invasione degli ultracorpi (The Body Snatchers), uscito in Italia anche sotto il titolo Gli invasati, non brilla certo per la sua originalità. Non so come sarebbe stato, se fosse rimasto il film voluto dal regista Oliver Hirschbiegel. Sì, perché forse non tutti sanno che la Warner Bros., insoddisfatta, commissionò una parziale riscrittura della sceneggiatura ai fratelli Wachowski e una sessione di riprese aggiuntive a James McTeigue. Lo scopo di tale operazione? Incrementare le scene d'azione e aggiungere un colpo di scena finale. Tuttavia, non avendo io affatto notato quest'ultimo (francamente per me era tutto prevedibile... davvero c'era?), legittimi e considerevoli dubbi mi sorgono circa la bontà e qualità dell'intera ingerenza esterna.
Comunque, sia chiaro, quello che ho visto non è poi così orribile. Solo, appartiene al numero di quelle opere che si dimenticano assai rapidamente, non lasciando alcuna traccia della loro fruizione. Tutto è superfluo, stenta a coinvolgere. La trama è pretestuosa, ridotta all'osso, con le solite ingenuità che vorrebbero dare un tocco horror ma che, come sempre, scadono invece nel ridicolo involontario. Concordo inoltre con quanti hanno riscontrato l'impressione che la storia sia tagliata e semplificata, in intreccio e contenuti, affinché non superasse i novanta minuti. Una pessima idea, non c'è bisogno di dirlo. Perché riduce i personaggi alla monodimensione, impossibilitando l'empatia dello spettatore. Si salva solo la protagonista, in quanto la forte e convinta interpretazione di Nicole Kidman riesce nell'intento di trasmettere qualche emozione. Ma è pure l'unica ad impegnarsi davvero ed evidentemente a credere in questo progetto. E ciò è un peccato, purtroppo per lei.
Voto: 2,5/5. Scelgo le due stelle per risparmiarmi una seconda perdita di tempo. Presto, infatti, dimenticherò di averlo già guardato e, di conseguenza, potrei facilmente rischiare di rivederlo. Leggendo qui, lo eviterò.
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