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Mongol

Regia di Sergei Bodrov vedi scheda film

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daniele64

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La recensione su Mongol

di daniele64
7 stelle

I leggendari esordi di un predestinato ...

L' infanzia leggendaria , l' insolente coraggio ,  la ferrea determinazione e le prime imprese guerresche di colui il quale sarebbe diventato il più grande conquistatore di tutti i tempi , Gengis Khan . Questo film doveva essere il primo capitolo di una trilogia sulla vita del condottiero mongolo , ma gli episodi successivi non sono stati ancora girati a distanza di oltre 10 anni ... Forse perchè , nonostante buone critiche e premi vari , l' accoglienza al botteghino non è stata abbastanza confortante , per questa insolita coproduzione russo - tedesco - mongolo - kazaka . Eppure non mi è parso un brutto film , anzi . La cosa più bella sono indubbiamente gli straordinari paesaggi naturali ,  fotografati così magnificamente da rendere persino attraenti le desolate lande della Mongolia . Poi c' è l' incredibile storia d' amore tra Temugin e Borte , che è quasi il filo conduttore della pellicola , più forte di tutti gli ostacoli e le traversie che il destino pone sul loro cammino . E siccome dietro ad un grande uomo c' è sempre una grande donna , anche Borte dimostra di avere le " gambe forti " ed un' invincibile ostinazione .

 

Mongol delivers an epic tale of young Genghis Khan | Georgia Straight  Vancouver's News & Entertainment Weekly

 

Discutibili possono invece essere considerati certi salti temporali un po' esagerati tra una scena e l' altra , che possono complicare la comprensione del corso degli  eventi . Oppure la ricostruzione di certi combattimenti , con tattiche strambe e dissennate , mentre è noto che la fama militare dei Mongoli era dovuta principalmente alla sensazionale abilità dei loro arcieri a cavallo ( che qui in pratica non si vedono ! ) . Il cast , per quanto sconosciuto ( a parte il giapponese Tadanobu Asano ) , fa un buon lavoro . Pure il regista russo Sergei Bodrov  non se la cava male  e , anche se eccede in qualche spettacolarizzazione di troppo , mi ha vagamente ricordato certo cinema sovietico dei tempi d 'oro , in cui l' eroico protagonista si impone grazie all' implacabile fiducia  nel destino , che non può che arridere a chi lotta per i propri ideali .  Nel complesso , per me vale un buon 7 .

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