Regia di Sean Penn vedi scheda film
Tratto da una storia vera, "Into the wild" è un road movie che rappresenta un efficace racconto esistenziale, dove il giovane protagonista attraversa tutte le tappe di un progressivo allontanamento dalla società e dalle sue regole verso il sogno di una vita selvatica e solitaria a pieno contatto con la natura. Tuttavia, come una sorta di Cristo moderno, riesce a trasmettere a tutte le persone che incontra sul suo cammino una sorta di stravolgimento esistenziale, quasi profetico, rendendo in questo il film meno banale e prevedibile di quanto potrebbe sembrare. Sean Penn si dimostra regista valido e maturo, come già in "11 Settembre 2001", e soprprende, nel finale del film, trovare le stesse suggestioni visive dell'ultima parte di "The tree of life" di Malick di 4 anni dopo, dove Penn è stato uno dei protagonisti principali. Anche la scelta di continui rimandi tra il presente desolato e aghiacciante degli ultimi giorni di vita, ed il passato con le varie tappe del suo viaggio, si dimostra un valido azzardo in grado di dare ritmo e vivacità al film ma al tempo stesso di spiegarne meglio le tappe esistenziali che hanno portato il protagonista ad una scelta così radicale.
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