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La terza madre

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su La terza madre

di mc 5
4 stelle

D'accordo. Ci vuole un bel coraggio ad andare a vedere un film che tutti (con variegate motivazioni) hanno lapidato. Eppure, nonostante il film faccia effettivamente "vomitare" (mi stava per venire un altro verbo), tuttavia non sono pentito. Argento ha pur sempre un passato scolpito nella storia del cinema horror (di genere) italiano ed alcuni poi lo considerano (loro, non io!!) il regista piu' anarchico d'Italia. Ok, esauriti preamboli e convenevoli, veniamo al punto. Intanto la pellicola irrita fin dai primi fotogrammi. Vabbè il cinema di genere, vabbè il b-movie, ma come si fa a scegliere tutti attori cani? Ma il casting chi lo ha fatto? un nonnetto della bocciofila, per caso? Ma chi ha scelto quelle facce improbabili da coglioni, impresentabili? Un commissario di polizia che sembra provenire dallo spot di un dopobarba, il suo assistente con una faccia da fotoromanzo che mastica continuamente gomma americana. E poi tutta una plètora di personaggi minori, con volti che paiono pescati da una fiction della tv albanese. E le trovate di sceneggiatura dove le vogliamo mettere? Certe ideone che non vi dico, tipo l'esercito delle mignottone che (vestite alla Marylin Manson!) màrciano su Roma: tra costoro la vetta di eccellenza è rappresentata da tale Moran Atias, che pare davvero tagliata per fare quel mestiere là, anzichè l'attrice. Voglio mantenere un voto solenne che ho fatto: non parlare qui di Asia Argento (per evitare un travaso di bile, mica per altro). Mi limito a segnalare un dialogo surreale fra "Asietta" e il vecchio "mai domo" Philippe Leroy, che pare sempre un paracadutista della Legione Straniera: lui (non doppiato) che parla nel suo italiano da ispettore Clouseau (con qualche vaga inspiegabile inflessione crucca) e lei che emette quei suoni strani con la boccuccia sempre un po' storta. Lungi da me l'idea di rivelare il finale (capirài...che danno che sarebbe!) ma voglio solo qui affermare che l'ultimissima l'immagine con cui si conclude il film, è la scelta piu' cretina che si potesse immaginare. Ora però poso un attimo la mazza da baseball (...) perchè vorrei citare i miei due soli motivi (peraltro personalissimi) di interesse per questo film. Vi compaiono due attori che mi faceva piacere rivedere in azione. Una è Valeria Cavalli, che ho sempre reputato una gran bella donna piena di fascino, anche se -professionalmente- negli ultimi anni ha scelto di privilegiare il Teatro frequentando raramente il Cinema. Ma soprattutto c'è una clamorosa icona del cinema horror (e non solo): il tedesco Udo Kier. Il buon Kier, coi suoi occhi di ghiaccio, è stato un attore feticcio di Andy Warhol e anche di Lars Von Trier, oltre che amatissimo da gente tipo Madonna e famosi stilisti internazionali. E consiglio a tutti di procurarsi i due arretrati di "Nocturno" in cui comparve una sua lunga intervista suddivisa in due puntate, giusto per farsi un'idea della bizzarrìa del personaggio Udo Kier, che -per inciso- qui interpreta un prete esorcista che viene poi massacrato.
Qualcuno (di buon senso) ha scritto che la sceneggiatura di questo film è sapiente e sfaccettata come quella di un film porno. In definitiva un film che fa paura, sì, ma da quanto è brutto...
PS: Non date retta a quelle malelingue che vanno dicendo in giro che l'attore migliore è una perfida scimmietta che appare spesso nel film: sono solo dei malvagi pieni di odio coloro che dicono queste cattiverie...Già. Com'era quella frase... "Perchè tanto odio?".

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