Regia di David Silverman vedi scheda film
che dire... una bella delusione. eh si, il film dei simpson, qualcuno dovrà pur dirlo, non è proprio un granché. assomiglia purtroppo a una grande, anzi enorme, occasione sprecata, visto che commette l'errore più prevedibile: limitarsi, non andare oltre, non sfruttare per niente le grandi potenzialità di una durata maggiore. è soltanto infatti, come davvero speravo non fosse, un unico episodio stiracchiato e annacquato fino a raggiungere il minutaggio minimo per giustificare l’uscita al cinema (ma ormai il pubblico è abituato a ben altre lunghezze). il risultato è un film zoppicante: non cercate qui le frecciate a raffica, le situazioni surreali che si sommano fino a esplodere, la rapidità dell’inventiva, tutte quelle cose che ci hanno fatto gridare al genio più e più volte negli anni, se non proprio tutti i giorni. qui purtroppo, come in uno dei peggiori incubi di ogni spettatore di cinema, i momenti migliori sono già tutti o quasi nel trailer.
stupisce la totale assenza dei personaggi di contorno, uno più gustoso dell’altro, per dare spazio solo a innocue comparsate di attori e cantanti americani. dove sono thelma e selma, dov’è il direttore skinner con la madre (e a quando un giallo remake di psycho con loro protagonisti), dov’è barney??? quello che avrebbe potuto essere il ruspante affresco corale di una comunità intera naufraga nella semplice storia delle peripezie che la famiglia simpson attraversa per culminare in un finale zuccheroso che nulla c’entra/centra con le tematiche ambientaliste sbandierate all’inizio.
ci si chiede come è possibile che un collaudatissimo team di sceneggiatori da urlo fallisca così rovinosamente proprio nel momento della verità. le possibilità erano immense: avrebbe potuto essere un carnevale, un capolavoro, un delirio, affondare in a bloodless coup il governo bush… riuscirà soltanto a conquistare il mondo, quello dei botteghini, visto che mezzo pianeta ci è cresciuto insieme.
l’inizio era buono: ralph che strilla dallo zero della 20th century fox è esilarante, come anche il giallo pisellino di bart incorniciato in corsa dalla staccionata. il momento migliore è forse la scena disneyana della preparazione all’amplesso di homer e marge, o meglio l’espressione adorante del gruppo di teneri animali del bosco che all’improvviso diventa orripilata. ma che fine fa il maiale? dopo avergli concesso tanto spazio scenico sparisce completamente e senza spiegazioni. almeno una comparsata nei titoli di coda potevano dargliela!
nota di demerito al doppiaggio: la colpa non è loro se il film è quel che è, ma qui davvero hanno calcato la mano prendendosi libertà decisamente discutibili. povera lisa…
la regia è senz’altro di qualità, la profondità c’è e si vede, anche se in maniera discontinua. sono le palle che mancano.
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