Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Tre fratelli a un anno dalla morte del padre si trovano su un treno per il Darjeeling. Viaggio che sembrerebbe spirituale, nasconde il secondo fine di ritrovare la madre, genitrice irresponsabile, che quando può se ne va. Tre fratelli che non hanno un rapporto. Diversi e privi di fiducia in loro stessi e fra loro: durante il viaggio impareranno a conoscersi, volersi nuovamente bene, superare il lutto (mai superarto veramente per la morte del padre) e accettare la natura poco materna della madre. Detta così la trama sembra piuttosto succulenta: non lo è. Il film penso sia una parodia. Dico penso, perché se lo è, sicuramente è mal riuscita. Parodia del fatto che per trovare se stessi si finisca in India. O parodia dell'India, che è vista piena zeppa di cliché tanto da offendere. Si dice che Anderson o piace o non piace: secondo me, fotografia a parte, in questo film non ha azzeccato nulla. Nemmeno gli attori dato che Wilson è credibile come un vasetto di marmellata scaduta e Brody sembra la sua controfigura idiota. Non c'è stile. Non c'è ironia e non c'è ritmo. Film da zero assoluto. Diciamo così: "Anderson provaci ancora!".
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