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Il bosco fuori

Regia di Gabriele Albanesi vedi scheda film

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La recensione su Il bosco fuori

di ethan
1 stelle

'Il bosco fuori' dell'esordiente nel lungometraggio Gabriele Albanesi è un maldestro gore all'amatriciana in cui il plot è in parte preso di petto da 'The Texas Chainsaw Massacre' di Tobe Hooper: la regia è incerta e traballante come le scene sulla macchina dei tre sbandati burini - dove più che su una vettura sembra di essere su un aereo dell'era dei pionieri talmente evidente è il tremolio - la recitazione è pedestre nella quasi totalità del cast e i dialoghi sono talmente ridicoli da sembrare a volte surreali.

Le scene all'aperto di notte sono spesso incomprensibili, dato che non si vedono altro che immagini nere, inframmezzate da altre in cui l'incauta illuminazione dà l'idea che l'azione si svolga di giorno, grossolanamente errate.

Quando l'azione si sviluppa al chiuso della villa degli orrori, si dà il via al triviale più esasperato, che all'interno del genere avrebbe comunque un senso, ma che viene meno per la rozzezza dell'impianto e delle soluzioni visive, che peggiorano di sequenza in sequenza, con una quantità smisurata di arti amputati e di consequenza sangue e interiora fuoriuscenti che hanno il compito di compensare l'illogicità e lo sviluppo finale della storia, dove la visione di famiglia e rapporto genitori-figli fa - questo si - realmente rabbrividire.

Tanto per citare il Nanni Moretti di 'Caro diario' - là riferito a 'Henry - Pioggia di sangue' (che a me era piaciuto) - si tratta di 'Puro pus underground ad alto costo': in quel caso l'autore rifaceva il verso a una certa critica che decanta con dei paroloni film che in realtà sono brutti; anche in questo caso parte della critica ha avuto parole di elogio per una porcheria simile.

Contrariamente alla citazione precedente, il film è costato solo 45000 euro ma nell'unica sala dove è stato proiettato ne ha incassati 1600, per poi rifarsi nel mercato dei DVD in Giappone.

Nel mercato USA è stato prodotto da Sam Raimi con il titolo 'The Last House in the Woods' ma non ne conosco gli esiti commerciali, mentre quelli critici (fonte IMDb) non sono tra i più esaltanti, con una media voto di 4,6 su 10.

Cosa c'è da salvare? A parte il titolo, che faceva ben sperare, e la locandina, nulla.

Se ne consiglia la visione lontano dai pasti.

Voto: 1.

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