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Rec - La paura in diretta

Regia di Paco Plaza, Jaume Balagueró vedi scheda film

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La recensione su Rec - La paura in diretta

di AgentCooper
9 stelle

Angela Vidal, attraverso il suo video, decide di documentare la nottata tipo di alcuni pompieri. Vediamo dunque l'ambiente accogliente della stazione con la mensa, il campo da basket e via dicendo. Questo prologo, un po' atipico se vogliamo serve ad introdurre lo spettatore in una dimensione realistica. Questa dimensione è nettamente incrementata dall'utilizzo della macchina a mano (del cameraman) che aiuta (e non poco) l'immedisimazione all'interno della vicenda.

Un altra cosa che salta all'occhio (o meglio all'orecchio) è la totale assenza di musica extradiegetica, quindi non c'è colonna sonora che accompagna le sequenze della protagonista. Questa, secondo me poteva essere una scelta ardita dato che gli horror si basano sulla colonna sonora (per fare un esempio recente: Crimson Peak).

Dopo circa 10 minuti suona la sirena e Angela ha l'opportunità di seguire i pompieri fino ad un appartamento dove un'anziana signora si è sentita male. Apparentemente è una semplice missione di soccorso ma purtroppo qualcosa va storto dato che l'intero edificio viene messo in quarantena. La squadra e la reporter si ritrovano così bloccati assieme agli abitanti del condominio. La sicrezza e la spensieratezza fa ben presto spazio all'ansia e alla rabbia. La nonnina infatti per cui avevano chiamato i soccorsi si rivela infatti aggressiva e incontrollabile. Il bello dei pov (quelli fatti bene) è seguono tutto lo svolgimento dell'azione con pochissimi tagli di montaggio. Da questo punto di vista Balaguerò e Plaza hanno fatto veramente un ottimo lavoro.

Ciò era anche prevedibile dato che (per loro scelta) hanno omesso la colonna sonora. Per rendere l'idea della tensione si sono concentrati completamente sull'utilizzo della macchina da presa. Essa infatti produce differenti reazioni nei vari personaggi che popolano il film. Alcuni pretendono che la telecamera venga spenta (le autorità) mentre i coinquilini esigono che si filmi tutto (si deve sapere ciò che sta accadendo). Quello che succede è molto interessante poichè (oltre le riprese delle scene d'azione) la reporter riesce ad estrapolare solamente  dei luoghi comuni durante delle piccole interviste (e non è quello che fa la dirette televisiva) ? Ogni coinquilino ha una sua personalità e un modo di rapportarsi differente verso la macchina da presa (un occhio onnipresente che vede tutto).

Altro tassello da non sottovalutare è l'ambiente che circonda i protagonisti dato che essi interagiscono molto col suddetto (entrano in stanze ecc). Se l'appartamento avesse avuto un'altra conformazione sarebbe uscito sicuramente un altro film (come hanno confermato i registi). La sfida di creare un horror realistico, a basso costo con attori sconosciuti è vinta su tutti i fronti. Rec inquieta e ti tiene col fiato sospeso per tutta la sua durata. Inoltre, cosa importante non ha le pretese di dare un volto al male presente nel condominio (cosa che purtroppo avverrà col diretto seguito) .

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