Regia di Paco Plaza, Jaume Balagueró vedi scheda film
Low budget per una certa fetta di cine-consumatori significa cult, cool, controcultura.
In questo caso non mi trovo asssolutamente d'accordo (lasciamo le 3 esse và!).
Ok: cine a mano, follow me and shot: la filosofia (o ricetta, voliamo basso) è semplice. E ci sono risultati altrove di un certo valore, certo opinabile, ma comunque dignitosi. Vediamo Paranormal Activity, di cui ho visto solo il primo episodio. E' un filmino matrimoniale intervallato da tele di sorveglianza. L'aspettativa procede all'accumulo, gli effetti credibili, e la storia non ci interessa.
Qui facciamo il sentiero di Cloverfield con un pò più di coinvolgimento diretto. Eppure il pericolo in cui si incorre è preso in pieno: la tagliola scatta perchè, logicamente, se devi fare un profilmico realistico al cento per cento, ti devi perdere un pò di cose, devi stare fuori dalla scena, e il limite di questa concezione è proprio nelle sue premesse: è l'antispettacolo, salvo poche eccezioni. Ciò che dovrebbe colpire di una ripresa in diretta, "mentre ci accade", dovrebbe essere proprio l'unicità di pochissime scene in mezzo al niente. Di qui scaturisce l'impossibilità di farne un film vero e proprio, al massimo real tv, ma non è questo l'obiettivo: qui già siamo andati un pò oltre. E dopo un pò, purtroppo, te ne accorgi.
Alcune scene si salvano, come quella della prima uccisione della vecchia, che apre alla suspence immediata. Il resto molto spesso fa scivoloni comprensibili: la ripresa è troppo perfetta e l'immagine, sebbene mossa e non nitida, ci dà tutti i punti chiave dell'horror, cosa che questo tipo di giornalismo non potrebbe riuscire a fare con quella continuità. Nel caso mi vogliate contraddire, il cameraman dovrebbe essere un contorsionista o almeno un grande atleta.
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