Regia di Bob Clark vedi scheda film
Si trattasse solo di scoprire chi è l’assassino, staremmo apposto. Clark ce lo comunica con una bella telefonata dopo appena 10 minuti. È questione invece di clima, personaggi e psicologie verosimili, ambientazione e atmosfera rese con mano calibrata e sapiente, specie nelle sferzate puritane e repressive (l’unicorno, simbolo virginale). È questione di paura. La grandezza di Black Christmas non sta tanto in ciò che ha anticipato, ma nel riuscire a far convergere i pochi elementi narrativi in palpabile angoscia, con mezzi puramente filmici. Agghiacciante Keir Dullea. Da brivido il sound design.
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