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L'istruttoria è chiusa: dimentichi

Regia di Damiano Damiani vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'istruttoria è chiusa: dimentichi

di claudio1959
8 stelle

L’istruttoria e’ chiusa dimentichi (Tante sbarre) e’ un film del 1971 genere drammatico carcerario diretto in modo asciutto da Damiano Damiani, compare anche nelle vesti di attore nel ruolo di avvocato di Vanzi - Franco Nero, imputato di omicidio colposo ed omissione di soccorso, a causa di un incidente stradale di cui si dichiara innocente ed estraneo ai fatti, quindi non responsabile. L’architetto Vanzi comunque finisce in prigione e conosce una realtà nuova ed incredibile per lui, un vero e proprio inferno in terra. Vive in modo angosciato questa esperienza, come sospeso, la vita in carcere è molto dura per lui, la vicinanza di compagni di cella inquietanti ed alcuni facili alla violenza, alcuni che lo molestano anche sessualmente, non solo psicologicamente, conosce anche la durezza dei regolamenti e dei metodi repressivi e coercitivi delle guardie carcerarie, che sono fonte per lui di angoscia profonda. Tra i carcerati si evidenziano Riccardo Cucciolla nella parte di Pesenti, che finirà morto ammazzato, per impedirgli di testimoniare una verità scomoda, sarà ucciso da altri galeotti davanti a Vanzi, in modo crudele e disturbante, simulando un suicidio. Cito anche Ferruccio De Ceresa - direttore del carcere e Turi Ferro - maresciallo capo delle guardie carcerarie. Questo film si può abbinare a questi film a matrice carceraria, per me tra i migliori nel genere: Detenuto in attesa di giudizio del 1971 - Papillon 1973 - Fuga da Alcatraz 1979 - Fuga di mezzanotte 1978. Bellissima la scena finale, quanto Vanzi ormai libero si appresta a festeggiare con gli amici e gli appare la figlia di Pesenti - Cucciolla, che lui riconosce, perché vista in fotografia, gli esprime dubbi sul suicidio del padre e Vanzi, pur conoscendo la verità, dice che lui non sa niente, il carcere lo ha cambiato da uomo giusto ed etico, preferisce non essere coinvolto, finale molto amaro . Franco Nero poi in seguito giro’ ancora con Damiani un bel film di denuncia “Perché si uccide un magistrato” nel 1974. Riccardo Cucciolla nello stesso 1971 prese parte allo splendido “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, bellissimi film girati in anni mitici. 

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