Regia di Aldo Lado vedi scheda film
Il film che segna il debutto alla regia di Aldo Lado è un insolito thriller dai risvolti fantapolitici, che culmina in una vera e propria denuncia dei sistemi utilizzati dal potere per soffocare la ribellione giovanile. Ambientato in una imprecisata città dell'Est europeo (le riprese vennero effettuate a Belgrado e nel quartiere praghese Malastrana, cui il film deve il titolo provvisorio), si distacca dai gialli tipicamente argentiani per l'assenza di omicidi efferati e sequenze cruente, ma grazie alla sua struttura circolare, ai flash - back magistralmente montati, alla splendida fotografia di Giuseppe Ruzzolini e alle angoscianti musiche di Ennio Morricone, riesce a catapultare lo spettatore in un atmosfera opprimente e a renderlo partecipe dell'agghiacciante situazione vissuta dal protagonista, fino allo sconvolgente finale. Non che manchino alcuni tempi morti, e la stessa soluzione del mistero può non essere all'altezza delle aspettative suscitate, ma è davvero geniale l'idea di narrare lo sviluppo di un' indagine in un contesto da "cortina di ferro." Qui, infatti, la polizia non è solo incompetente, ma addirittura ostile al protagonista e pronta a coprire i misfatti di un regime mummificato. Buon cast, e peccato che Barbara Bach esca di scena così presto.
Angosciante e opprimente, come tutto il film.
Voto:7,5
Esordio coi fiocchi. Purtroppo a simili livelli non si è più ripetuto.
Ovviamente brava. Davvero strano vederla in un film del genere.
Credibile nei panni di un commissario odioso come pochi.
Forse la sua prova migliore nel genere thriller.
Parte insolita ma ben sostenuta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta