Regia di Joe D'Amato vedi scheda film
Francesco (Kieran Canter) è un giovane imbalsamatore, la cui fidanzata Anna (Cinzia Monreale) muore improvvisamente, sembra a causa di una maledizione voodoo perpetratale dalla gelida governante di Francesco, Iris (Franca Stoppi), che così potrà sposarlo secondo i suoi progetti; ma Francesco ha tutt'altro in mente: dopo il funerale, trafuga il corpo dell'amata e se lo porta a casa, non prima di aver dato una passaggio proprio fino alla sua villa ad una autostoppista mentre il corpo di Anna si trova nel retro del camioncino. Francesco avvia le pratiche imbalsamatorie su Anna, svuotandola dei visceri, aspirandone il sangue e addentandone il cuore, mentre la ragazza dell'autostop si accorge di quell'abominio e inizia a gridare. Francesco la uccide e la governante Iris lo aiuta a far sparire il corpo, sezionandolo con una mannaia e sciogliendolo nell'acido; sorte ugualmente crudele toccherà a chiunque osi mettere i bastoni fra le ruote a Francesco, deciso a tenere il corpo imbalsamato di Anna accanto al proprio letto, e Iris, che invece cerca anche di sbarazzarsi di quel "cimelio" per farsi sposare...
Joe D'Amato, alias Aristide Massaccesi, regista romano e "mischiatore" di carte in tavola, mette su con Buio Omega uno splatter contaminato dalla pornografia: l'insistenza sulle scene macabre è particolarmente forte, tanto che queste perdono qualsiasi valenza sia disgustosa sia ironica per assumerne una totalmente pornografica e autoptica. D'altronde, questo è l'exploitation: trama insignificante, attori da quattro soldi e un sacco di voglia di provocare qualche shock con effetti speciali discreti nella loro artigianalità e una colonna sonora (stavolta) abbastanza efficace, visto che i Goblin non sono proprio i primi arrivati. A tutto questo si accompagna tuttavia una certa intraprendenza ed originalità in alcune scene e nell'idea del conturbato rapporto triangolare "lui - il cadavere di lei - l'altra", il cui merito va quasi esclusivamente a D'Amato e non certo alla resa del protagonista Kieran Canter, il quale spero vivamente abbia esibito espressioni più convinte nei film porno di cui fu protagonista dopo Buio Omega.
Torno a dire che questo è l'exploitation, prendere o lasciare. Ha poco senso parlare di film (s)cult per gli amanti dell'horror, qui abbiamo a che fare con un genere a parte. Qualche guizzo di classe, sceneggiature scritte coi piedi, attori da recita scolastica e un morboso fascino che, lo ammetto, esercita in parte anche su di me...
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