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Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!

Regia di Don Siegel vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!

di rocky85
8 stelle

«So cosa stai pensando: ha usato sei colpi o solo cinque? A dire il vero, nella confusione ho perso il conto io stesso. Ma dato che questa è una Magnum 44, la pistola più potente del mondo, e ti spaccherebbe la testa in un colpo solo, ti conviene chiederti una cosa: "Mi sento fortunato?" Allora, teppistello?» (dalla versione originale non doppiata)

 

L'ispettore Harry Callaghan (Clint Eastwood), della polizia di San Francisco, è soprannominato dai colleghi "Dirty Harry", Harry la carogna. Modello di intolleranza e di fredda determinazione, tra le sue frasi-tipo spiccano autentiche perle di saggezza quali "Quando un maschio adulto aggredisce una donna con l’intenzione di violentarla, io lo uccido!", o anche “Ci sarebbe da farne un bel mazzo di quei finocchi!”, solo per citarne qualcuna. Harry la Carogna detesta l'umanità: assassini, pederasti, neri, ladri, rapinatori, ruffiani, cinesi, chi più ne ha più ne metta. "Anche i messicani?", gli chiede spaventato il nuovo partner di origine ispanica. "Specialmente i meticci!", risponde freddo lui. Insomma, un tipetto per nulla raccomandabile e poco avezzo alle maniere gentili. In conformità con il suo soprannome, ad Harry vengono affibbiati i casi più sporchi. Come quello del serial killer Scorpio, psicopatico che ha appena ammazzato una ragazza e che chiede alla città di San Francisco una cospicua somma di denaro per non continuare ad uccidere. Il caso è perfetto per Harry, che non disdegnerà di non rispettare la legge pur di porre fine alla scia di sangue di Scorpio.

E' il 1971, e sugli schermi irrompe un personaggio destinato all'immediato successo ma anche a far discutere. L'accusa che da sempre si muove a questo cult di Don Siegel è, senza tirarla per le lunghe, di fascismo. E del resto, i presupposti per inquadrare il personaggio in tal senso ci sono. Harry odia i regolamenti, i burocrati e i suoi stessi superiori. Intollerante verso qualsiasi forma di diversità, reazionario fino al midollo, Harry rappresenta per molti l'esaltazione della violenza legalizzata, quella che porta a giustificare metodi brutali pur di garantire l'ordine nella città. Và detto che sia Don Siegel sia Clint Eastwood si discostarono fin da subito da questa teoria, affermando che il loro scopo era soltanto quello di realizzare un prodotto di successo, obiettivo, tra l'altro, ampiamente raggiunto. Il truce e spietato ispettore Callaghan, in realtà, andrebbe inquadrato in quella categoria di antieroi tipicamente hollywoodiana, mutuata fin dal western. Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo! è infatti un vero e proprio western metropolitano, nel quale il protagonista assume i tratti vendicativi dei tanti "marshall" che hanno attraversato il genere nella sua lunga storia. Ed è proprio l'America ad essere nata così: l'imposizione della legge anche attraverso la violenza. Allora questa nostalgica rievocazione della "giustizia fai da te" può anche essere criticata, ma non si può ignorare la coerenza con i modelli originari, già utilizzati dagli stessi autori di questo Dirty Harry.

Una volta chiarito e affrontato l'argomento, non resta che concentrarsi sul film. Un poliziesco quasi perfetto nel suo impianto scenico, serrato e teso come sempre quando dietro la macchina da presa c'è il grande Don Siegel. Le sequenze da antologia si sprecano, le frasi da registrare sui dizionari di cinema pure. Resta la grandissima abilità di Siegel di creare un quadro urbano violento e pessimista, del quale terranno in grande considerazione tutti gli autori, specialmente quelli francesi, che da questo momento in poi vorranno confrontarsi con il cinema poliziesco. Clint ritornerà nel personaggio altre quattro volte, ripetendo il successo e riproponendo l'aria aggressiva e brutale del suo memorabile Harry la Carogna.

Una curiosità. Il personaggio di Scorpio è ispirato al serial killer soprannominato "Zodiac", che scatenò il panico nella California di fine anni Sessanta e non fu mai identificato. In una sequenza del film di David Fincher Zodiac, i due protagonisti vanno a vedere al cinema proprio il film di Don Siegel: il detective incaricato del caso commenta che l'ispettore Callaghan è stato bravo con il suo killer, e "senza bisogno di giusto processo".   

 

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