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Turistas

Regia di John Stockwell vedi scheda film

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La recensione su Turistas

di mc 5
8 stelle

John Stockwell: chi era costui? Le cronache ci riportano di una sua curiosa ma breve carriera di attore iniziata con "Christine" di Carpenter nel 1983 e poi proseguita (addirittura!) con "Top Gun" e nientemeno che con un filmaccio di Carlo Vanzina. Poi John decide di passare dall'altra parte della macchina da presa realizzando 5 pellicole, una meno memorabile dell'altra. Di queste segnalo solo "Trappola in fondo al mare" da noi uscito l'anno scorso, che si distingueva solo per la presenza "gnocchesca" di Jessica Alba e per l'unanimità delle stroncature ricevute. Dunque appare chiaro che da un regista di tale portata ci si poteva aspettare solo una sana "trashata" estiva. E invece -zac!- ecco che arriva la sorpresa...Liberi di non crederci, ma ho assistito ad uno dei thriller/horror piu' gustosi, freschi e piacevoli che abbia mai visto. Cio' che piu' mi ha impressionato del film e' il tocco leggero con cui il regista dipinge all'inizio la sventata, scanzonata ed incosciente voglia di vacanza di questi ragazzotti americani, e poi il tocco sapiente con cui trasforma questa voglia di vivere in terrore della morte ed angoscia della fuga. Avete presente gli stereotipi degli horror made in USA, cioe' i soliti giovincelli da campus americano che vengono fatti fuori uno ad uno da sceneggiature fatte con lo stampino? Beh, azzerate tutto. I ragazzi protagonisti sono impersonati qui da attori bravi (non i soliti palestrati!), con volti credibili, con interpretazioni che emozionano e coinvolgono lo spettatore. Ecco, infatti, un altro punto a favore: le reazioni dei protagonisti alla loro discesa agli inferi sono calibrate benissimo, senza eccessi, con l'effetto che lo spettatore si identifica in quelle reazioni.E che dire dell'ambientazione? Un Brasile fotografato in tutto il suo splendore da cartolina, ma che poi si trasfigura in un buio minaccioso e pieno di pioggia. La vicenda e' oscura e piena di aspetti inquietanti: non voglio qui anticipare il (triste) fulcro della storia (originale ma -ahimè- verosimile). Ci sono nel film diverse sequenze particolarmente riuscite: il momento a mio avviso piu' azzeccato e' quando i giovani turisti, appena presa consapevolezza di essere stati derubati di tutto, cercano spaesati di guardarsi attorno alla caccia di un indizio, di una spiegazione a quanto sta loro accadendo, in questo villaggio dove tutto appare ostile e dove si vedono questi bambini, ancora piu' misteriosi ed inquietanti degli adulti, che corrono e si spostano inafferrabili come folletti. Ma anche la sequenza dell'arrivo nella casa da parte dello "staff chirurgico" non e' affatto male.
In definitiva: un film che poteva essere (sulla carta) la fiera degli stereotipi e invece per fortuna e' tutt'altra cosa. Al punto che io non disdegnerei un "Turistas 2", con lo stesso cast. PS: una curiosità personale; visto che il Governo brasiliano pare non abbia gradito molto che questo film ha rappresentato un Paese ambiguo e minaccioso verso i turisti, sarei curioso di leggere davvero cosa ha esattamente scritto sul film la stampa brasiliana...

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