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Regia di Cristian Mungiu vedi scheda film

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La recensione su 4 mesi 3 settimane 2 giorni

di bradipo68
8 stelle

Non si puo'rimanere indifferenti di fronte a un film come questo.Un film che racconta senza mezzi termini o censure moralistiche l'inferno che doveva essere la vita in Romania sotto il regime totalitario di Ceausescu,praticamente uno stato di polizia .E la mente non puo'non ricordare lo splendido Le vite degli altri ambientato durante gli anni del comunismo nella vecchia Germania Orientale.Le assonanze tra due nazioni così differenti erano molte grazie ai regimi comunisti che tutto imponevano e cio'risuona decisamente inquietante.In questo film rumeno si parla di un aborto clandestino provocato in una stanza d'albergo da un sedicente medico chiamato Mr Bebe.Le protagoniste sono due studentesse universitarie:Gabita,incinta, e Otilia l'amica che riuscira' a organizzare tutto,a trovare la persona disposta a farlo, i soldi,la stanza d'albergo ecc ecc.Impressionante il confronto tra le due e colui ingaggiato per procurare l'aborto,con tutte le sue raccapriccianti raccomandazioni e le sue ancor piu'raccapriccianti condizioni per fare il lavoro:oltre ai soldi vuole anche carnalmente Otilia che per l'amicizia con Gabita non rifiutera'.E la vita continua,lei va a cena a casa del fidanzato(e lui le dice pure che è pure nervosa),trova Gabita che ha espulso il feto(e la macchina da presa di Mungiu indugia per lunghissimi secondi nell'inquadratura di questo feto mezzo avvolto in un asciugamano) e Otilia lo va a seppellire da qualche parte(Bebe tra le sue raccomandazioni ha precisato anche di non farlo a pezzetti e buttarlo nel water perchè altrimenti lo intasava)per poi stare insieme a Gabita...Come detto da altri non è un film sull'aborto che viene posto sicuramente nella sua accezione negativa(la gravidanza è frutto di una leggerezza,un errore e il rimedio è molto peggio).E'un film sulla clandestinità in uno stato di polizia,su un regime che tutto appiattisce e tutto cerca di dominare.E la considerazione che si fa sui quadri appesi alle pareti è pertinente:sono strane quelle nature morte ma sono solo lo specchio di una società allo sfacelo,morta come e peggio della natura dipinta in quei quadri.E un gesto drammatico come l'aborto è visto quasi come una logica conseguenza,perdendo tutte le sue connotazioni etiche,diventa un gesto come un altro,un mezzo di cui servirsi per riparare ad un errore,un gesto che pur nella sua barbarie ha perso ogni significato.E'questa l'anima quasi horror del film sottolineata anche dai lunghi secondi in cui la macchina da presa indugia sul feto abortito lasciato li'sul pavimento e dalla normalita'apparente che ritorna dopo aver espletato,per così dire la pratica della sepoltura.Colpisce anche lo stile essenziale di Mungiu,uno stile in cui è presente solo il piano sequenza insistito senza neanche concedere il controcampo(quindi tanti personaggi sono inquadrati di spalle),la macchina da presa ferma e i vari personaggi a massacrarsi(vedi la lunga sequenza con le istruzioni di Mr Bebe,o la cena a casa del fidanzato) e questo avvalora il lavoro splendido degli attori....

Su Alexandru Potocean

boh

Su Vlad Ivanov

Mr Bebe nella sua inespressivita'è una sorta di automa frutto dello stato di polizia

Su Laura Vasiliu

brava

Su Anamaria Marinca

grandissima prova

Su Cristian Mungiu

film che colpisce,senza mezzi termini poer durezza e per stile

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