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La città proibita

Regia di Zhang Yimou vedi scheda film

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La recensione su La città proibita

di luca826
8 stelle

VOTO 7+ INELUTTABILE (Tv 5 Febbraio 2012) Classica tragedia celata nei corridoi di un palazzo reale (la Città Proibita in questo caso), dove potere, ambizione, passioni e amori scaldano gli animi e conducono inesorabilmente alla fine. Yimou ha il suo "Ran" e forza tutti gli elementi della rappresentazione cinematografica per arrivarci, rischiando la maniera e lo stucchevole. Però dietro alla magniloquente freddezza della messinscena, le emozioni colpiscono al cuore, perchè il melodramma insanguinato nella tragedia famigliare è una delle chiavi per penetrare nei meandri sociali e relazionali dell'uomo. Per analogie è più facile trovare dei collegamenti con gli altri due wuxiapian del regista, per una certa estetica, per la grandezza della produzione, ma allargando lo sguardo, gli enormi spazi della residenza reale sono l'estensione di quelli più limitati dei piccoli cortili di "Lanterne rosse" e Gong Li non fa altro che portare alle estreme conseguenze il personaggio di Songlian. Zhang Yimou così vuole rendere sempre più spettacolare il suo messaggio sconfortante sulla tragicità dei rapporti umani e impone ancora delle figure femminili come guida e il medioevo cinese come periodo storico simbolicamente decisivo. Un medioevo più lussureggiante e fastoso di quello europeo ma in ogni caso gelido, dove l'attitudine umana all'autodistruzione si compie ineluttabile con terribili cadenze shakesperiane, valorizzando ancor di più il testo originale del grande scrittore cinese Cao Yu.

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