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Gli innocenti

Regia di Per Fly vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Gli innocenti

di claudio1959
8 stelle

locandina

Gli innocenti (2005): locandina

Beate Bille, Jesper Christensen

Gli innocenti (2005): Beate Bille, Jesper Christensen

Jesper Christensen, Beate Bille

Gli innocenti (2005): Jesper Christensen, Beate Bille

Carsten è un professore universitario di scienze sociali molto noto e amato dagli studenti. Sposato con Nina e padre di un figlio, Carsten ha una relazione con una sua ex-studentessa, Pil, attivista della sinistra extraparlamentare, nella cui passione e impegno vede la continuazione delle sue idee. Una notte Pil partecipa a un'azione di boicottaggio contro una fabbrica di materiale bellico, ma nella fuga rimane ucciso un poliziotto. Pil e i due complici vengono arrestati, e Carsten decide di lasciare la moglie e i figli per stare più vicino alla ragazza. Quando lei gli rivela di essere la responsabile della morte del poliziotto, Carsten la convince a dichiararsi non colpevole come gli altri due. I tre attivisti vengono prosciolti per l'impossibilità di risalire al colpevole. Carsten e Pil cominciano a vivere insieme ma in breve tempo le certezze svaniscono, i sensi di colpa diventano assillanti. Buon film danese importato in Italia grazie a Teodora fa parte di una trilogia filmata in modo impeccabile da Per Fly in modo secco ed asciutto. Con la panchina Fly ha presentato il basso ceto con l’eredità i ricchi e con questo la borghesia e gli intellettuali a cui appartiene Carsten, film con una fotografia scura e livida, bei dialoghi ed attori di ottimo livello ha diverse chiavi di lettura, non la solita e classica infatuazione dell’uomo maturo verso la ragazza più giovane, ma una introspezione psicologica , che spiega perché ciò avviene ed avverrà sempre, perché è insito nella natura del maschio . Una nota a favore delle tre interpreti Pernilla August, attrice lanciata da Bergman in Fanny e Alexander del 1982,  Charlotte Fich nel ruolo di Lisbeth la sfortunata moglie del poliziotto ucciso che si ritaglia nel film uno spazio importante, ritratto di una donna normale che per il dolore causato dalla perdita impazzisce, alcune delle scene migliori appartengono a lei ed il regista e’ bravo nel descrivere la sua ossessione, la splendida Beate Bille nel ruolo di Pil, sirena ammaliatrice che distrugge la vita di Carsten, anche se nella realtà le scelte sbagliate, per i motivi scritti sopra li commette Carsten. La fine del film come nella vita e’ nota....... E vissero tutti infelici e scontenti, come deve essere, la vita non è una favola, non è un dramma , non è una festa continua, le esperienze la caratterizzano e la guidano, formando la nostra storia personale . Per Fly ha raccontato una storia e lo ha fatto bene. 

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