Regia di Florian Henckel von Donnersmarck vedi scheda film
Questo film sulla Stasi e la Germania Est prima della caduta del muro merita tutti i titoli che ha vinto. Rende ottimamente lo stato di perenne incertezza ed angoscia (che spesso portava al suicidio) in cui si viveva, nel dubbio di essere spiati e di dire o fare qualcosa che potesse non essere gradito al regime. Dubbio e angoscia che non risparmiavano neanche i membri della Stasi stessa (una polizia segreta non poi così dissimile, nei modi e nei principi, dalla Gestapo nazista). Insomma un film che ci fa apprezzare la libertà in cui oggigiorno viviamo tranquilli, respirandola quotidianamente come l'aria.
E bellissima è la figura del poliziotto protagonista, ad un certo punto disposto per non si capisce bene per quale motivo a sacrificare la propria carriera per il benessere e la sopravvivenza di due brave persone, colpevoli solo di pensare con la propria testa, avere dei buoni amici e di non prostituirsi ai capricci dei vertici dell'organizzazione comunista. Insomma, tanta umanità anche in un mondo decisamente disumano.
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