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Le vite degli altri

Regia di Florian Henckel von Donnersmarck vedi scheda film

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La recensione su Le vite degli altri

di alfatocoferolo
8 stelle

Non era semplice parlare di guerra fredda, spionaggio, censura, funzionari corrotti ed ottusamente votati alla causa del partito e contemporaneamente inserire una storia umana, troppo umana, e dai connotati intrinsecamente romantici. La violenza è solo minacciata, mai ripresa, gli ideali, le aspirazioni umane, le bassezze; tutto questo è mostrato con cruda discrezione; senza mai indugiare, senza mai mostrare tutto ciò che si poteva, ritagliando uno spazio per lo spettatore e per le sue domande. Eh già, le domande... perché il capitano Gerd Wiesler decide di rinnegare tutto quello in cui ha sempre creduto? Per amore di lei? O forse per una riscoperta affinità con animi più sensibili? Cosa ha capito Dreyland dei silenzi di Christa-Maria? C'è spazio per tutto, forse perché i tempi sono dilatati oltre ciò che apparrebbe più giusto o forse perché ci sono cose che non vengono dette (come il sentimento non chiaro di Wiesler verso Christa-Maria) ma vengono comunque comunicate attraverso gli sguardi e l'intensità dei due più carismatici interpreti di questa pellicola, Ulrich Muhe e Martina Gedeck. Due attori semplicemente eccezionali che valgono da soli la visione del film. La storia è romantica e forse poco realistica ma viene collocata all'interno di un contesto tanto brutale e vero che non ci si accorge più di dove possa finire la finzione e dove iniziare la realtà, sia in senso negativo che positivo. Ci sono pause morte, silenzi che talora sembrano di troppo ma per il resto il film scorre bene, ha dei momenti di grande intensità umana, delle fasi tensive ed emozionanti ed un finale comunque notevole. Voto: 8,5/9.

Sulla colonna sonora

Adeguata, per lo più basata su brani di repertorio classico.

Su Florian Henckel von Donnersmarck

Buona regia.

Su Ulrich Muehe

Senza far torto a nessuno si potrebbe definirlo il Kevin Spacey teutonico; ha espressività da vendere. Il suo volto emana umanità e sembra pullulare di impercettibili vibrazioni che comunicano di volta in volta emozioni diverse e non sempre chiaramente determinabili. E' un vero peccato che sia morto così presto e non ci sia stato il tempo di sfruttarne ancora le grandissime capacità per lo più manifestate solo in ambito nazionale. Nel cast, il migliore senza ombra di dubbio.

Su Sebastian Koch

Ha il volto giusto, quello dell'artista per bene ma dotato di buoni sentimenti. Non spicca ma è ben calato nella parte.

Su Martina Gedeck

Una meraviglia, impossibile staccarle gli occhi di dosso. Bella, sensuale, carismatica, intensa, statuaria. Non ha all'attivo molti film ma si spera di rivederla ancora in ruoli che ne valorizzino la grande presenza.

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