Regia di Neil Burger vedi scheda film
A pochi mesi dalle sfide tra i due maghi vittoriani di The Prestige, ecco il conflitto di caratteri tra Eisenheim, famoso illusionista viennese, e il principe ereditario Leopold, in The Illusionist, il film che Neil Burger (al secondo lungometraggio) ha tratto dal racconto omonimo di Steven Millhauser. Film meno ambizioso, spettacolare e ?teorico? di The Prestige, The Illusionist si concentra sulla storia d?amore tra Eisenheim e la giovane nobildonna prescelta (probabilmente) dal principe come futura sposa, la principessa Sophie, che adolescente era quasi fuggita di casa con Eisenheim, ragazzo di casta, naturalmente, molto più bassa. Si ritovano da adulti, sul palcoscenico, e la complicità e l?attrazione riesplodono. Per di più, il principe Leopold ha un pessimo carattere, aggressivo e violento, e non sopporta che Eisenheim lo umili con i suoi giochetti davanti alla sua corte. Ecco entrare in scena, allora, un poliziotto tutto d?un pezzo, con il compito di incastrare il mago con l?accusa di truffa. Ambientato nell?atmosfera fortemente patinata di quelle città d?epoca che oggi sembrano tutte uguali, con flashback campestri e fotografia soft, The Illusionist tende a semplificare - credo - le implicazioni del romanzo, ed è più che altro una storia d?amore romantico e contrastato, senza particolari picchi passionali, anzi molto controllata e contenuta nelle regole e nella banalità ormai poco sopportabili della futura emissione televisiva. Per fortuna, però, c?è il coté ?magico?: i primi trucchi sul palcoscenico, l?arancia che rallenta il suo volo, l?alberello che cresce davanti al pubblico, le farfalle che riportano il fazzoletto alla spettatrice, sono piuttosto suggestivi (molto di più, certamente, degli ectoplasmi delle esibizioni successive). O, forse, a renderli suggestivi è l?essenzialità: scena nera e, al centro, la sagoma del carismatico protagonista, Edward Norton, perfetto nella parte dell?illusionista, ambiguo, forse mentitore, forse vero mago.
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