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Rosso come il cielo

Regia di Cristiano Bortone vedi scheda film

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La recensione su Rosso come il cielo

di Utente rimosso (cinerubik)
7 stelle

Cristiano Borrone, nel suo ROSSO COME IL CIELO, "attinge" ad una storia realmente accaduta per mettere in risalto i metodi e le condizioni delle scuole per bambini con bisogni speciali, sempre (o quasi) gestite da enti religiosi, in un periodo post-sessantottino durante il quale tutto voleva e doveva cambiare molto in fretta. Il protagonista della vicenda è Mirco (LUCA CAPRIOTTI), un bambino di dieci anni che vive una vita come tante insieme alla sua famiglia, nella campagna pisana, fino al giorno in cui un tragico incidente col fucile da caccia del padre, compromette la sua vista. La legge vigente nel 1970 impedisce a Mirco di frequentare la normale scuola elementare ed è costretto (a malincuore suo e dei suoi) a trasferirsi presso un collegio speciale di Genova, alla continua ricerca di equilibrio in una nuova e buia dimensione. Lì cercherà di valorizzare se stesso e i suoi rimanenti quattro sensi con l'aiuto di un giovane prete insegnante e una coetanea, figlia di una dipendente del collegio. L'intera vicenda si basa sull'infanzia (dettaglio più, dettaglio meno) di Mirco Mencacci, attualmente montatore del suono di diversi film italiani (diretti fra gli altri da Ozpetek e Tullio Giordana). Più che inseguire l'emozione per il dramma personale e lo strazio della famiglia (soltanto rasentati), il film si focalizza sul contesto culturale e politico evidenziando enormi lacune nel sistema sociale, nella fase delle grandi manifestazioni di piazza. Ho apprezzato molto il susseguirsi degli eventi, coinvolgenti e commoventi al punto giusto, caratterizzati da un ritmo mai noioso e scanditi da una colonna sonora davvero calzante.

 

                                       

 

Ci sono dei limiti evidenti nel casting, comprendente attori non del tutto "maturi" per l'espressività richiesta dal ruolo; più che ai bambini, tra i quali sono presenti numerosi esordienti, mi riferisco agli adulti. PAOLO SASSANELLI (attore troppo televisivo) e NORMAN MOZZATO, non convincono del tutto e anziché sostenere e rafforzare il tutto finiscono per essere sostenuti loro dalla narrazione. ROSSO COME IL CIELO trasporta un bel messaggio e un certo ottimismo, nonostante i comprensibili limiti di budget. Le inquadrature a campo lungo di Borrone contestualizzano ogni luogo, affascinano nei paesaggi e toccano il cuore, stringendosi con esso sui primi piani dei ragazzi (alcuni sono realmente non vedenti). Un film educativo, da proiettare nelle scuole e la cui fama va ben oltre i confini della nostra nazione grazie a numerosi riconoscimenti in ben quattro continenti.

Da vedere e... sentire. 

 

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