La recensione su Scrivimi una canzone

Gli anni '80 sono stati, tra le altre cose, e solo in un momento ben definito, l'epoca del dominio nelle classifiche musicali del cosiddetto New Romantic che dal Regno Unito si riversò in quantità industriale nelle radio di tutto il mondo (Italia compresa). Era una sorta di pop ad alto contenuto tecnologico (si parlava infatti di Synt Pop, anche se sotto questa definizione si individuava un movimento più vasto del New Romantic) che in totale opposizione alla cultura punk andava a ripescare la lezioni di alcuni musicisti degli anni '70 (in primis Roxy Music e David Bowie) e proponeva una cura estrema nel look delle band con una preminenza dell'aspetto visivo ritenuto importante quanto quello musicale.

Persino troppo, tanto che se da una parte il genere scatenò l'entusiasmo di ragazzine urlanti (e relativi fidanzatini) dall'altra si guadagnò il disprezzo senza mezzi termini di chi aveva nel rock e nelle sue chitarre il punto di riferimento (indovinate un po' da che parte stavo io.....).

Il tempo in un certo senso ha reso giustizia ad alcuni dei protagonisti del N.R., in effetti i Duran Duran hanno dimostrato (e lo fecero già alla fine di quello stesso decennio con un pezzo di straordinario impatto come Ordinary World) di avere delle innegabili qualità musicali sotto la maschera di trucco, pizzi e lustrini.

A quel movimento e a quell'estetica si deve l'ispirazione per questa piacevolissima commedia, firmata da Marc Lawrence, e ben interpretata da un Hugh Grant davvero molto “in parte” e da una deliziosa Drew Barrymore.

Alex Fletcher è una popstar reduce dal succitato periodo del New Romantic, quando capeggiava una band, i POP!, che paiono subito dalle primissime immagini del film(una spassosa videoclip ricostruita in fedelissimo stile eighties) una via di mezzo tra i Duran Duran e gli Wham! (molto più i primi che i secondi a mio avviso)

Alex, che per vivere si è riciclato in feste paesane e reunion di ex liceali per l'adorazione di fan un po' attempate, ha la grande occasione per il rilancio artistico nella richiesta di una star del momento (Cora, una via di mezzo tra Britney Spears e Christina Aguilera) di comporre una canzone per un duetto con la stessa.

Alex, bravo con le note ma in lite con le parole, trova inaspettato aiuto nella ragazza che gli innaffia le piante, Sophie, che rivela doti nascoste di paroliere al fianco però di una personalità un po' stralunata.

La pellicola è ben riuscita, una visione assolutamente piacevole grazie, come detto sopra, soprattutto ad uno Hugh Grant davvero in forma, molto ironico e assolutamente ben calato nei panni della popstar dal passato glorioso e dall'incerto presente.

Drew Barrymore, molto carina senza però essere bellissima, lo accompagna bene, in una storia che, come nello schema classico del genere, prevede un inevitabile innamoramento tra i due con relativi equivoci, malintesi, crisi, rottura e finale in cui l'amore trionfa.

Tutto insomma come deve essere, ma tutto molto godibile, con il valore aggiunto di una colonna sonora davvero notevole che ci riporta in pieno clima New Romantic, alla metà dei meravigliosi e bistrattati anni '80 (chiedo perdono per l'autocitazione)

 

Sulla trama

Alex: "Io sono una meteora felice, sul serio! Io vivo nel passato, le cose buone sono rimaste lì perciò non aspettatevi niente di entusiasmante da me oggi!"
 
Sophie: “Stai dicendo una cosa assurda Alex, soprattutto se lo dice uno che porta dei pantaloni così attillati”.
Alex: “Spingono tutto il sangue verso il cuore!”

Sulla colonna sonora

Valore aggiunto del film, un trionfo dell'80style. Con un gioiellino come la ballata Don'T Write Me Off.