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Pugna d'amore in sogno

Regia di Raúl Ruiz vedi scheda film

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La recensione su Pugna d'amore in sogno

di OGM
8 stelle

Ci vuole coraggio per seguire Raúl Ruiz nel suo viaggio attraverso il nulla, lungo un intreccio di storie impossibili, costellate di contraddizioni. In questo vertiginoso gioco di significati, che fonde e confonde gli opposti come in un quadro di Escher, il principe dei paradossi è quello che sovrappone essere e apparenza. Nel meccanismo della rappresentazione (simboleggiata dallo specchio) uno si appoggia sul'altro per moltiplicarsi: così tanti personaggi con uguali sembianze, e uno stesso personaggio in diverse vesti possono comparire in più luoghi e in più epoche storiche. D'altra parte, passato e futuro, qui e altrove, sono categorie temporali e spaziali relative, strettamente dipendenti dai punti di vista, e quindi equivalenti, e, pertanto, interscambiabili e compresenti. In quest'ottica, la narrazione non può rimanere confinata in uno sviluppo lineare, secondo la consequenzialità del prima e del dopo. In effetti, in questo film essa si costruisce per associazioni concettuali, lungo un percorso labirintico che segue le regole della concatenazione logica, intesa come continguità di proprietà (emanazioni) dell'essere. La trama nasce dall'accostamento delle nove modalità su cui Raimondo Lullo basa la sua classificazione del mondo; a partire da queste è possibile formare ogni pensiero, ogni discorso, e, dunque, ogni storia, intesa come "ciò che si racconta". L'universo narrativo non è allora più un'immagine fedele della realtà vissuta, del fenomeno osservato e riprodotto; è, invece, più astrattamente, un sistema di proposizioni retto da una grammatica libera, che sostituisce ai vincoli strutturali della sintassi le illimitate potenzialità compositive della scienza combinatoria. Ecco che allora le coppie antitetiche come "sogno-realtà" e "realtà-sogno" possono convivere dando luogo ad una compenetrazione in entrambi i sensi, ossia simmetrica e reversibile, generando un viavai ripetibile all'infinito. "Pugna d'amore in sogno" non è, come nelle stratificazioni analitiche alla David Lynch, un film su più livelli. E', invece, una pellicola che si evolve su un solo piano, disegnando, però, un cammino labirintico, come in certi giochi enigmistici, in cui il testo si ottiene attraversando, con movimenti intricati, le lettere disposte su un diagramma a scacchiera.

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