Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
un film da evitare, brutto.
L'opportunismo ha portato il regista ad assecondare le richieste del mondo Usa. Così facendo, ha assecondato quella pessima e nociva educazione del facile, e fasullo, sogno americano. Basta crederci, che diventi miliardario; un paio d'anni di fatica e senza risultati basteranno, per dare il successo economico, milioni che servono per dimenticare ogni problema, che prima o poi arriveranno.
Per il quadro culturale statunitense, così misero, questo va bene. Ma è roba da cartoni animati, in cui colpevolmente si vendono illusioni adatte al capitalismo. La miglior colonna sonora sarebbe di Morandi, "uno su mille ce la fa"; sì e gli altri novecentonovantanove? Chi ti dà la sicurezza di essere quell'unico su mille? (del resto nel film non si notano particolari abilità individuali che giustifichino il successivo successo).
Quel pubblicitario pagato per diffondere sogni falsi, solo lui condividerebbe questa pellicola. Ma, se il mondo è molto peggio di quello che potrebbe essere, è anche e soprattutto per la libertà impunita con cui l'imprenditoria occidentale ha potuto vendere le sue illusioni, ingannevoli e pericolose. Ma chi le ha vendute bene è tra i pochi ad aver fatto i soldi, forse, proprio e solo per quel professionismo della cialtroneria.
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