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Olé

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Olé

di Paul Hackett
2 stelle

A giudicare dall'enorme risalto ottenuto sui mezzi di comunicazione di massa, una delle più grandi tragedie nazionali degli ultimi anni non è stato un disastro naturale o il galoppare della crisi economica ma la separazione della coppia comica Boldi - De Sica. I due mattatori (detto con un pizzico d'ironia) della commedia all'italiana decisero di sciogliere il loro sodalizio nel 2006 e si presentarono separati al classico appuntamento annuale con l'insostenibile "cinepanettone" natalizio che, per l'occasione, si moltiplicò addirittura per tre. E così, mentre Neri Parenti e Christian De Sica proseguivano a girare il mondo con l'ennesimo "Natale a..." (ma senza farci la cortesia di non tornare in patria) e Alessandro D'Alatri azzardava il fallimentare tentativo di ritagliarsi un posticino al sole dei mega-incassi di fine anno con il mediocre "Commediasexi", i Vanzina tentavano il colpaccio creando una nuova (improbabilissima) coppia comica (Boldi - Salemme) alla quale affidare un canovaccio classico (il gallismo italiano all'estero) e condire il tutto con qualche bella ragazza (ma evitando accuratamente ed ipocritamente di scoprire troppi centimetri di epidermide). Il primo essenziale difetto del film dei Vanzina è che la coppia Boldi - Salemme semplicemente non funziona: l'ibrido nato dall'unione di caratteri così diversi (comicità "fisica" per Boldi, molto più "verbale" e "teatrale" per Salemme) non poteva che essere un aborto senza speranze. La sceneggiatura poi è trita e ritrita, diretta discendente del giurassico (e quasi decente) "Vacanze in America" degli stessi Vanzina: le gag semplicemente non ci sono o sono talmente loffie da sconcertare anche il meglio disposto degli spettatori natalizi e non si riesce a ridere nemmeno per sbaglio. Il cast, come già detto, è decisamente male assortito: Boldi e Salemme sembrano recitare in due pellicole differenti e, nell'evidente tentativo di fare una commedia non volgare e per famiglie, anche la comicità grassa e popolana di Salvi risulta decisamente limitata. Sulla parte femminile del cast, poi, sarebbe meglio calare il proverbiale velo pietoso: come abbia fatto Daryl Hannah a farsi coinvolgere in una simile operazione è un mistero inspiegabile: totalmente goffa e fuori parte, quella che doveva essere una sorta di valore aggiunto diventa per il film una vera e propria zavorra. Natalia Estrada ormai è diventata una sorta di caricatura di sé stessa, mentre Francesca Lodo semplicemente sarebbe inadeguata anche in una recita parrocchiale. In definitiva "Olè" è probabilmente uno dei film più brutti ed inutili che il cinema italiano abbia partorito negli ultimi anni e uno dei punti più bassi toccati dai fratelli Vanzina. Voto pessimo.

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