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Invito a cena con delitto

Regia di Robert Moore vedi scheda film

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La recensione su Invito a cena con delitto

di maso
8 stelle

Gustosissima commedia demenziale che vuole mettere alla berlina il genere giallo a volte troppo denso di contorsioni e colpi di scena disonesti che il lettore o nel caso più specifico lo spettatore è costretto ad accettare senza discussioni.
Spesso capita che molti non riescano a far quadrare i pezzi del puzzle rimanendo delusi e stizziti, poiché l’esposizione è apparentemente logica per l’autore ma non è detto che lo sia per chi deve recepirla, per esempio io trovo assolutamente irritante ed incomprensibile la soluzione in “Il delitto perfetto” di Hitchcock: quando alla fine si ritrovano nell’appartamento Grace Kelly il suo amante e l’ispettore, viene snocciolato un panegirico per me incomprensibile sulla chiave utilizzata da Milland posta sotto lo stuoino ed una serie di deduzioni e ragionamenti che i due uomini fanno con la chiarezza che ha un parabrezza sprofondato in una palude, la seconda parte di quel film mi è sempre stata sugli zebedei perché il tono della discussione è così ovvio per chi la sta facendo che mi vien voglia di dichiarare che quel film così decantato del maestro sia il suo peggiore.                         
Il film di Simon invece è la parodia di uno come quello sopra citato ed a renderlo divertentissimo non c’è solo una trama classica alla Agata Christie ma soprattutto un cast di attori eccezionali che si adattano perfettamente alle caricature di cinque investigatori storici creati da autori di gialli famosi: ci sono i famosissimi detectives nati dalla penna della Christie appunto e mi riferisco a Hercule Poirot che qui diventa Milo Perier scimmiottato alla grande da James Coco e Miss Marple, storpiata in Jessica Marbles, simpaticamente interpretata da Elsa Lanchester, c’è Peter Sellers che con gli occhi a fessura fa il verso a Charlie Chan con il suo Sidney Wang, David Niven alias Dick Charleston fotocopia di Nick Charles, l’elegantissimo e geniale “Uomo ombra” ed infine il migliore dell’intero gruppo, uno straripante Peter Falk che fa il verso a Sam Spade con il suo Sam Diamond di San Francisco.                                   
Questi personaggi, tutti accompagnati, sono invitati a cena nella sinistra ed isolata abitazione del misterioso Lionel Twain, interpretato dal romanziere Truman Capote, che vuole metterli alla prova investigando su un delitto annunciato per mezzanotte, ma ad accoglierli c’è un personaggio che si può considerare fondamentale nell’intreccio, il maggiordomo cieco Jamesmadame che ha il volto di uno strepitoso Sir Alec Guinness, che in più di un occasione ruba la scena ai suoi ospiti, soprattutto quando interagisce con la cuoca analfabeta e sordomuta creando situazioni da colmo dei colmi.                     
Nell’arco di una nottata si svilupperanno situazioni demenziali e battute esilaranti, finché all’alba la verità verrà a galla ma non vi aspettate una soluzione logica, aspettatevi una scarica di colpi di scena ravvicinati fino ad un istante prima dei titoli di coda ed una scorpacciata di risate, perché “Invito a cena con delitto” è un film pieno di star che si sono divertite a recitare in un film fatto per divertire: è arcinoto che durante le riprese Peter Falk ha fatto impazzire Sellers che a sua volta si prendeva gioco di Neil Simon ed Alec Guinness il quale dichiarò che questa esperienza era una delle più piacevoli della sua carriera, ed il tutto traspare durante la visione.

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