Regia di Henri Colpi vedi scheda film
La proprietaria di un bar di periferia crede di riconoscere suo marito, disperso in guerra sedici anni prima, in un vagabondo che ha perso la memoria. Trama da melodramma, atmosfera rarefatta e quasi astratta. Il film procede con calma, si prende i suoi tempi: rischia anche di annoiare, ma riesce a mantenere lo spettatore in un’ammaliante condizione di attesa (è lui o no? se è lui, se ne ricorderà?). Suggestivo il titolo italiano, come del resto l’originale “Una così lunga assenza”.
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