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Gli uomini non guardano il cielo

Regia di Umberto Scarpelli vedi scheda film

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La recensione su Gli uomini non guardano il cielo

di mm40
3 stelle

Biografia romanzata di Pio X, il Papa che tentò di opporsi alla prima guerra mondiale, morendo subito dopo il suo scoppio.

Umberto Scarpelli non ha lasciato molte regie: in totale sono cinque, di cui tre condivise (Sant’Elena piccola isola con Renato Simoni, nel 1943, l’anno seguente Gran premio con Giuseppe Musso, e nel 1960 con Michel Clement per Le schiave bianche); sostanzialmente quindi questo Gli uomini non guardano il cielo rappresenta il suo debutto in solitaria, dopo un buon apprendistato come assistente tra gli altri di Bonnard e Palermi, ma soprattutto di Alessandrini. Si tratta com’è evidente di una pellicola apertamente agiografica, che racconta i punti salienti della vita di Pio X culminando nella sua opposizione al primo conflitto mondiale, al cui scoppio fatalmente morì per problemi cardiaci; un racconto intenso e appassionato, altrettanto romanzato e carico di pathos anche in maniera superflua, con un valido protagonista (l’inglese Henri Vidon) assolutamente convincente. La sceneggiatura è di Scarpelli, Ettore Maria Margadonna ed Enzo Duse, e parte da un soggetto firmato da Giuseppe De Mori ed Eugenio Bacchion; la narrazione è piuttosto pacata, il ritmo non è il punto di forza del lavoro, che fa molto affidamento sui dialoghi. La voce del narratore esterno è quella di Emilio Cigoli, mentre sulla scena compaiono, oltre al già citato Vidon, Isa Miranda, Tullio Carminati, Antonio Centa, Miranda Campa, Teresa Franchini, Lamberto Picasso e Sandro Ruffini. La successiva (e ultima) regia interamente di Scarpelli sarà il peplum Il gigante di Metropolis (1961). 3/10.

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