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L'invasione degli ultracorpi

Regia di Don Siegel vedi scheda film

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La recensione su L'invasione degli ultracorpi

di undying
5 stelle

Un classico del cinema di fantascienza, puro divertissement, in seguito impropriamente designato come portatore di messaggi politici, di fatto intravisti forzatamente da alcuni critici. Particolarmente suggestivo, al punto di essere causa di due remake ed un sequel.

 

Dana Wynter, Kevin McCarthy

L'invasione degli ultracorpi (1956): Dana Wynter, Kevin McCarthy

 

Uno psicologo raccoglie la deposizione del dottor Miles (Kevin McCarthy), visibilmente scosso e in fuga da Santa Mira (California). L'uomo racconta di come, nella piccola cittadina, le persone siano state "duplicate" durante il sonno. Lui e la fidanzata Becky (Dana Wynter) hanno tentato di resistere fino all'ultimo, scoprendo come una forma di vita aliena, operando la clonazione tramite enormi baccelli, intenda sostituirsi all'umanità.

 

Kevin McCarthy, Dana Wynter

L'invasione degli ultracorpi (1956): Kevin McCarthy, Dana Wynter

 

Sorta di episodio in stile Ai confini della realtà, girato però come lungometraggio e con un medio budget  (circa 300.000 dollari). Notevole la regia di Don Siegel, come l'angosciante caratterizzazione del protagonista, interpretato dall'eccellente Kevin McCarthy. È però anche un film baciato dalla fortuna, per essere stato realizzato al momento giusto e nel posto giusto, tanto che alcuni critici hanno voluto vederci significati politici (ovviamente con orientamento "anticomunista") nemmeno lontanamente pensati dagli autori, come affermato sia dal titolare del soggetto (Jack Finney), che dal regista (dichiarazioni esplicite di McCarthy, rilasciate in una intervista contenuta nel bluray Sinister). Per oltre un'ora L'invasione degli ultracorpi riesce davvero a creare un clima di imminente catastrofe, scaturita da una forma di vita aliena in grado di sostituirsi agli esseri umani, privandoli di sentimenti fondamentali: amore, orgoglio, ambizione e fede. Purtroppo la versione originale voluta da Siegel (priva della narrazione del protagonista in flash back, e con una conclusione pessimista) per volere della produzione è stata addolcita, a causa dell'inserimento di un finale rassicurante e deludente (imposto e non voluto dal regista).

 

Kevin McCarthy, Larry Gates, King Donovan

L'invasione degli ultracorpi (1956): Kevin McCarthy, Larry Gates, King Donovan

 

Uscito anche in Italia nel 1957, diventa veramente famoso verso la metà degli anni '70, quando Luigi Cozzi riesce ad acquistarne i diritti per una nuova distribuzione cinematografica, eseguita con tocco alla William Castle, ovvero con effetto "soundsourround" per la potente traccia sonora, in rilievo negli ultimi minuti del film. Non è ben chiaro come sia finito Sam Peckimpah in un piccolo cameo (è il letturista dei contatori gas), mentre le potenzialità del prodotto sono state successivamente riprese (forse con miglior effetto) in occasione del remake, diretto nel 1978 da Philip Kaufman. Mediocri invece, sia il sequel diretto da Ferrara (Ultracorpi - L'invasione continua, 1994) che il remake del remake (The invasion, 2007). Mentre particolarmente riuscito figura Totò nella luna, divertente parodia diretta da Steno e interpretata da Totò e Ugo Tognazzi. In ampio anticipo sul remake di Kaufman le edizioni RG (poi Ediperiodici), nel marzo 1972, danno alle stampe Terror gigante n. 29 (I dannati), un fumetto evidentemente ispirato dal film di Siegel, la cui trama viene in questa circostanza rielaborata (non troppo) liberamente.

 

2019-11-19-23-15-00

 

"Non bisogna domandarsi dove sono gli extraterrestri, ma dove sono gli oggetti fabbricati da loro." (Arthur C. Clarke)

 

 

F.P. 19/11/2019 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 80'13")

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