La recensione su Flags of Our Fathers

"Flags of Our Fathers" diretto nel 2006 da
Clint Eastwood,devo dire che è splendido.

La storia racconta sulla foto della bandiera a stelle e
strisce issata sul monte Suribachi, a Iwo Jima,
che fece il giro del mondo.

I sei marines che vi sono ritratti diventano, loro malgrado,
simboli patriottici e allora i tre sopravvissuti ai primi scontri
tornati dal fronte, devono sopportare il peso della retorica mediatica,
per far acquistare i buoni per finanziare la guerra.

Il Film prodotto dalla Malpaso Productions, Amblin Entertainment
e DreamWorks Pictures,con il benestare della Warner Bros,
ed è basato sull'omonimo Romanzo di  James Bradley e Ron Powers,
che descrive la battaglia di Iwo Jima dal punto di vista dei marines
americani e fa parte di un dittico dove fa parte un secondo film
sulla stessa battaglia intitolato "Lettere da Iwo Jima",
che però ritrae il punto di vista giapponese,e al timone del
progetto e della regia figura il grande Clint Eastwood,
che con il suo tocco personale ci narra questa storia
dove la trama del film ruota intorno alla celebre fotografia
scattata dal Premio Pulitzer Joe Rosenthal durante la battaglia di Iwo Jima,
foto che ritrae cinque marines ed un marinaio intenti ad
issare una bandiera statunitense sul monte Suribachi.

Il Regista realizza una pellicola molto articolata in
fatto di montaggio perché c'è un intervista,
il momento che i tre sono costretti a fare un tour
per finanziare la guerra e i rapporti tesi fra di loro
e i loro flashback che si susseguono con i loro
amici che vengono uccisi.

Infatti il tutto tratta anche di amicizia tra uomini,
ma anche il disagio di questi tre reduci che gli
dicono di essere eroi,ma anche tutto quello
che si è scatenato intorno a loro con la popolarità,
e il tour che fanno per raccogliere i fondi per la
guerra,che la giudicano "una buffonata",
e che non è andato esattamente com'è andata
alla fine per un gesto simbolico in quella collina.

Insomma ti trasmette tensioni fra di loro
e il continuo disagio verso di loro
che finirà alla fine della guerra,
dove poi saranno dimenticati.

Però Clint oltre a descrivere la follia della
guerra con scene forti con uccisioni e tanto
sangue,ma anche molto reali per le esplosioni,
calcolando ogni inquadratura al millimetro,
ma senza scordarsi dello spettacolo e l'intrattenimento,
riuscendo a darti un pugno allo stomaco e senza
stancare perché resta su tre scenari con periodi
diversi anche con Flashback dei terribili
ricordi.

Le ricostruzioni delle battaglie delle bombe Clint
le realizza in modo ineccepibile,con soggettive,
e momenti molto reali con le esplosioni e continui
cambi di inquadratura con un montaggio serrato
e coinvolgente.

Però questa volta Clint si concentra solo sulla regia
e senza apparire,ma si capisce il suo stile personale
e realista che mette nei suoi Film,e si distingue
per il suo linguaggio narrativo e calibrato.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano:
Ryan Phillippe, Jesse Bradford, Adam Beach, Barry Pepper,
Jamie Bell, Neal McDonough, Paul Walker e John Benjamin Hickey.

Invece segnalerei l'intero reparto tecnico per
l'ineccepibile messa in scene e ricostruzione
dell'America del 1944, con scene di massa
e tutto il contorno.

In conclusione un buon Film,
dove Clint narra un momento decisivo
della 2° Guerra Mondiale e che ci descrive
cosa gli eroi passando fino a diventare
dimenticati dalla società e gli orrori
di una follia con un montaggio serrato,
con un occhio all'autoriale e l'altro
allo spettacolo con un linguaggio
narrativo intenso e realistico,
insomma uno dei più belli "War Movie"
recenti.

Il mio voto: 7,5.