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The Untouchables - Gli intoccabili

Regia di Brian De Palma vedi scheda film

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GIMON 82

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Untouchables - Gli intoccabili

di GIMON 82
10 stelle

"Le chiacchiere e il distintivo" a riscrivere la storia,quella (vera) della Chicago anni 30,dominata dallo sfregiato Al Capone.Il gangster originario di Castellamare del Golfo regna incontrastato in ogni angolo di strada,a propinare alcol illegale, nello spargere piombo o a impartire "lezioni" di baseball infarcite di sangue.E' un criminale "mediatico" Al Capone,vende la sua immagine da burattino del crimine,nel ghigno sinistro che sfonda lo schermo, donandogli un aura quasi macchiettistica.Nessuno è riuscito (ancora) ad incriminare Capone,che sia per omicidio,contrabbando o solamente per il fatto di esistere.C'è pero' un agente del dipartimento del tesoro: Elliot Ness,padre di famiglia ed integgerimo nel lavoro,egli è la contrapposizione naturale di un pagliaccio da malavita.Ness dapprima è il braccio armato del "Volstead act",una guerra al contrabbando alcolico,i cui fiumi scorrono in distillerie clandestine,il filo di tutto cio' è mosso da Capone,nella rete di corruzione comprendente anche le divise della polizia.Ness riunisce attorno a se una squadra "sui generis" di sbirri, loro riusciranno ad inchiodare Capone per il reato di "evasione fiscale".De Palma pone la storia di un America vincente nel giusto col suo siggillo personale,facendolo miscela e riadatta la potenza da puro cinema in riprese eccelse tecnicamente,vedi una doppia focale enorme,donante un ambivalenza simmetrica all'immagine,come  guardare una fotografia d'altri tempi,rimasta  pulita e lucente.A tutto cio' si aggiunge il portento della fotografia precisa,dai colori netti e risaltanti ai nostri occhi,sia nelle grigie strade di Chicago,sia in un teatro o ristorante."Gli intoccabili" è un film pregno di tecnica,il virtuosismo da telecamera è geniale,la regia è perfetta nel dare ad una complessa storia di crimine,un sottofondo ironico.Riscrivere la storia a modo proprio è il modus operandi di De Palma,Al Capone e Ness sono parte di uno spiraglio di America passata,Brian non s'accontenta di narrare l'ordinarieta',ma adatta la Chicago 1930 al suo modo di vedere il cinema.Dalla sua visione personale esce fuori il barocchismo enorme e la perfezione tecnica di un Orson Welles,la formalita' di un Howard Hawks e un ironia tutta cinefila di stampo Yankee.La grandezza è tutta nella facilita' di visione e assertivita' con la storia,un empatia naturale tra lo spettatore e i protagonisti,data proprio la vena humour  rendente degli "sbirri" puri e duri,nostri vicini di casa.L'intoccabilita' è nel piglio deciso della regia di entrare nella Chicago criminale,rendendola "nostra",ad un sapore di cinefilia consumata,dove si cita la "mitica" carrozzella di Eisenstejn.I mitici quattro sono incarnati da un cast rispettabile,dove primeggia il gigione Sean Connery (da ascoltare in lingua originale,voce magnifica),e i "giovani" Kevin Costner ed Andy Garcia,affiancati da Charles Martin Smith,una figura  evocante  un ragioniere del catasto o un secchione troppo cresciuto.Ma tra "Gli intoccabili" ogni vis assume un significato portante,e il "secchione" Smith  è simpaticissimo quanto "fumettistico" sbirro .E poi c'è lui,l'Al Capone sinistro,grottesco e "pagliaccio" sia nelle passioni liriche che nelle movenze umane.Robert De Niro ingrassato,stempiato,sbruffone all'unisono in una delle sue mille metamorfosi,un istrione capace di conformarsi alla grande nel ventre criminale di Chicago.Un gruppo attoriale a suo agio nell'aria retro' anni 30,perfetta nella ricostruzioni,negli abiti di Armani,un ambiente suggellato da una colonna sonora superlativa dove il maestro Morricone evoca film italici da poliziesco anni 70.GLI INTOCCABILI del cinema sono loro:simpatici,duri,pulitic e con tanta,tanta umanita',dove De Palma riesce a solleticare le nostre corde emotive,senza cadere nei facili sentimentalismi,mantenendosi a galla tra il puro cinema d'intrattenimento e una storia americana dalle tinte reali....dove( come dice un personaggio del film) al crimine si riesce (per una volta) "Ad inchiodare il coperchio della bara"....

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