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A Scanner Darkly. Un oscuro scrutare

Regia di Richard Linklater vedi scheda film

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Sailor Ripley

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La recensione su A Scanner Darkly. Un oscuro scrutare

di Sailor Ripley
8 stelle

Bob Arctor,poliziotto,si infiltrata in un gruppo di tossicodipendenti per indagare sul traffico della sostanza M,che ha ormai reso dipendente il 20% della popolazione mondiale,quando però gli viene dato l’incarico di videosorvegliare la sua abitazione e quindi se stesso,si accorge che la finzione è divenuta realtà,e lui è divenuto vittima.
Detta cosi’la trama di questo A Scanner darkly sembra perfino banale,chiunque abbia mai letto un libro di Ginsberg non si strapperebbe certo i capelli..
Se non fosse che,per una volta,bisogna metter da parte il metro di giudizio che comunemente si usa per valutare un libro di Dick,ovvero quanto la sua fervida immaginazione riesce a creare mondi e situazioni che mai verrebbero in mente ad un altro romanziere..e dedicare invece qualche istante a queste parole:
“Questi sono stati i miei compagni; non ce ne sono di migliori. Restano nella mia memoria e il nemico non sarà mai perdonato. Il “nemico” è stato il loro errore durante il gioco. Che possano tutti loro giocare ancora, in qualche altro modo, e che siano felici.”
D’altra parte chiunque abbia mai letto questo racconto ha ben chiaro come il tono utilizzato già di per se evita fraintendimenti.
Sembra quasi più Burroghs,qui infatti le minuziose descrizioni,le riflessioni,i fantariferimenti all’attualità,lasciano spazio alla confusione,per non dire convulsione narrativa,alla violenza verbale,ad un’acidità di fondo molto più che semplicemente cinica,in un malessere generale che può esser figlio solo d’esperienze allucinate & allucinanti,come quella dell’autore.
Linklater,aveva un intendo prometeico,resituire a quelle pagine una valida trasposizione cinematografica,il pendolo sulla testa del regista,che aveva solo da perdere,era enorme,perché Dick,che se ne dica,negli ultimi anni è stato non solo riscoperto ma ormai santificato,perfino più di quanto i suoi più adoranti fan (me compreso) avrebbero mai pensato.. (basta vedere quanti film tratti direttamente da sue opere sono in progetto oggi e nel futuro,in passato gli stessi eran allegramente snobbati..)
Già la scelta del cell shading (chi conosce il mondo dei videgames non sarà rimasto affatto sorpreso ed eviterà da ignorante di chiamarlo cartone animato!) era coraggiosa,si perché,nonostante il cast di tutto rispetto,da Keanu Reeves,a Robert Downey Jr. (anche lui tornato di moda),a Woody Harrelson,fino a Winona Ryder,ovviamente era la tecnica più che l’espressività che avrebbe finito per lasciare il segno (col senno di poi posso dire che non è del tutto cosi’..),e lo lascia,eccome se lo lascia.
La recitazione infatti è un punto di forza assoluto,i tratti caratteristici,specie di un Downey Jr in grande spolvero,emergono continuamente,la scenografia,la fotografia,i colori danno una cornice splendida e sinceramente mi è garbato tutto,proprio tutto,mi son divertito non poco,come non mi accadeva (tanto per rimanre in tema di amori adolescenziali e di pellicole “disegnate”) dal giorno in cui vidi Sin City..
Non so trovare,anche volendo,qualcosa da criticare,magari leggendo le vostre avrò maggiori spunti..

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