La recensione su Due ore ancora

di cherubino

8 stelle

Dopo nove noir anni '40, ecco un '50 davvero inconsueto: Frank Bigelow denuncia alla polizia un omicidio e gli viene chiesto DI CHI?; la sua risposta IL MIO sembra senza senso. Il regista Mathè ci porrà al suo fianco nelle "due ore ancora" in cui il protagonista (Edmond O'Brien) lotterà col tempo ....se non altro per capire!

DUE ORE ANCORA (1950)

Il titolo originale del film è "D.O.A.", acronimo di "DEAD ON ARRIVAL": troppo esplicito. Bravi i titolisti italiani ad inventarsi questo falso acronimo: "DUE ORE ANCORA" anche se Frank Bigelow (Edmond O'Brien) una minima speranza di sopravvivere in effetti non ce l'ha più quando si presenta alla Polizia di San Francisco per denunciare un omicidio e gli viene chiesto: “DI CHI?”.

"IL MIO” è la sua strana risposta. (minuto 2)

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E comincia subito il flashback , riguardante le 46 ore precedenti:

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È un commercialista nel suo ufficio a Banning, una cittadina della California. Con lui due belle donne: la bionda, Paula, è la segretaria e non sembra entusiasta della disinvoltura con cui la bruna - che non rivedremo - lo saluta: “DIVERTITI”.

Frank Bigelow sta infatti per recarsi a San Francisco. (min. 4)

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In realtà Paula (Pamela Britton) è anche la sua fidanzata e non è contenta che lui parta da solo. La conduce allora a bere qualcosa in un locale e la tranquillizza: “La tua felicità mi sta a cuore più della mia”. (min. 8)

Arrivato a destinazione, riceve subito in albergo una telefonata da lei: un tale insisteva molto per parlargli “…PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI”.

Quel tale non ha un nome conosciuto, Frank ci penserà domattina; o addirittura al suo rientro in ufficio. (min. 13)

Grosso errore di valutazione, se ne accorgerà presto.

Non mi sembra opportuno dirvi altro, basterebbe poco per rovinarvi la visione del film, che invece merita; non si tratta solo di scoprire se Bigelow alla fine avrà salva la vita oppure no ma soprattutto di accompagnarlo per due ore nella sua sempre più affannosa ricerca del MOTIVO per il quale un uomo tranquillo come lui qualcuno abbia deciso di ucciderlo.

Con modalià che all'epoca del film apparivano inverosimili ed invece, da qualche tempo, non possono più dirsi tali.

Mi limiterò allora a presentarvi ancora una serie di fotogrammi muti (in successione temporale).

A chi abbia già visto il film serviranno a ricordarlo mentre per chi ancora non l'abbia fatto non potranno costituire spoiler.

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