Sbarcata a Torino per lavoro, la giovane romana Clelia conosce Rosetta in circostanze drammatiche (la ragazza infatti ha appena tentato il suicidio per amore) e successivamente le sue amiche, variamente coinvolte in vicende sentimentali critiche che sembrano affrontare con la massima disinvoltura. Disinvoltura che manca a Rosetta: tenterà una seconda volta di togliersi la vita. Clelia, dapprima propensa a fermarsi a Torino, torna a Roma.
Note
Tratto da un racconto di Pavese, nonostante qualche frammentarietà, il film ci mostra un Antonioni già padrone degli strumenti del mestiere e acuto osservatore delle difficoltà delle relazioni umane. Leone d'argento a Venezia.
La vanità-vacuità del mondo scrutata attraverso gli occhi dell'ironia, dell'ira, dell'indifferenza, della fragilità dell'universo femminile con la maestria già palpabile del corifeo del dramma psicologico,Antonioni.
Il Michelangelo Antonioni che, sulla via del dramma, attraversa per lungo la commedia, rinnova il cinema italiano con una sorta di neorealismo d’avanguardia: una volta abbattuto, con il cinema del prima dopoguerra, il tabù della miseria, è ora la volta dei costumi proibiti, del matrimonio aperto, delle debolezze inconfessabili come la tossicodipendenza o il suicidio. La… leggi tutto
CONTIENE ANTICIPAZIONI SULLA TRAMA - Le amiche del titolo amiche poi non sono. Del resto da Antonioni, benché fosse alle prime armi, non si poteva aspettarci un cantico di amicizia e calore umano. Questo suo film corale, che rappresenta le misere vicende umane e affettive di un nutrito gruppo di personaggi, è un amaro ritratto di precarietà esistenziale e individualismo,… leggi tutto
Antonioni va a fondo nell'approccio al rapporto sentimentale, evidenziando la ricerca di un disperato bisogno di attenzione da parte femminile ed una certa insensibilità maschile. Il risultato, manco a dirlo, è l'incomprensione (anche qui il film finisce con un addio fra amanti che hanno diverse idee e prospettive). La storia in sè - pur venendo da Pavese - non è eccezionale, ma è comunque… leggi tutto
Cinefilo snob e intrigante come pochi, Luca Guadagnino lo scelse come maestoso patriarca che appare nel primo quarto d’ora per lasciare il segno per… segue
Un gruppo di amiche borghesi e le loro vicissitudini, nell'ombra di mille problemi e dubbi costanti.
Dietro uno stile apparentemente più leggero, traendo spunto da un racconto di Cesare Pavese, Le Amiche presenta alcuni temi cari al cinema di Michelangelo Antonioni. Nello specifico, un'analisi dei complicati rapporti sentimentali tra uomini e donne, improntati a una costante…
clelia(rossi-drago) è di torino ma vive a roma da anni. è tornata nel capoluogo piemontese per aprire una filiale di una casa di moda come andavano in quegli anni. abiti stupendi di alta sartoria per signore dell'alta borghesia. c'è una bella frase che clelia dice alla padrona della sartoria riguardo agli abiti che sembrano poco appariscenti. "a roma vanno i vestiti appariscenti di bassa…
Un luogo ricorrente di tanto cinema, non solo di quello zuccheroso della commedia americana e dei buoni sentimenti. Perché il rapporto tra donne - che è amicizia ma anche spesso supporto, aiuto, condivisione e…
Questo descritto da Antonioni è un mondo quasi tutto al femminile, purtroppo dominato da egoismi e cattiverie, ripicche e noia di vivere, quella che, unita alla consapevolezza della pochezza del bellimbusto Lorenzo (Ferzetti) - un artista di scarso valore, invidioso della moglie (Cortese) -, spinge la povera Rosetta (Madeleine Fischer) al suicidio, prima solo tentato, poi perseguito con tenace…
Le amiche è quasi sicuramente il film di Antonioni più sottovalutato. All’epoca di questo film, il regista era ancora alla ricerca di una forma ed uno stile che non avrebbero trovato piena realizzazione nemmeno col successivo capolavoro Il grido (1957), ma solo con L’avventura (1960). Tuttavia, se lo stile può definirsi qui ancora acerbo, di certo non si può dire lo stesso delle…
Il Michelangelo Antonioni che, sulla via del dramma, attraversa per lungo la commedia, rinnova il cinema italiano con una sorta di neorealismo d’avanguardia: una volta abbattuto, con il cinema del prima dopoguerra, il tabù della miseria, è ora la volta dei costumi proibiti, del matrimonio aperto, delle debolezze inconfessabili come la tossicodipendenza o il suicidio. La…
Sono due tre giorni che sto giocando con il giocattolo nuovo gentilmente messo a disposizione dallo staff e devo dire che pur nel suo divenire,pur se c'è ancora qualche problemino il sito ha acquisito fisionomia…
Una borghesia piccola piccola.Questo film è estremamente diverso da quello a cui Antonioni si è rapportato nella sua maturità.Dove i suoi capolavori sono silenziosi,languidi,evocativi qui nulla è lasciato all'intepretazione,tutto è chiaramente esibito e spiegato,anzi siamo dalle parti di un cinema anche troppo verboso per farlo accostare al maestro ferrarese.Eppure,nonostante qualche…
Un film che viene dalla prima manera di fare cinema di Antonioni; un cinema che mi appassiona in maniera particolre. Qui vengono fuori espressamente i suoi interessi sulla sfera del mondo femminile, servendosi del racconto di Pavese "Tra Donne Sole", e avendo, giustamente, come collaboratrici nomi come Suso Cecchi d'Amico e Alba De Cespedes (scrittrice di qualità, che io sottolineo in…
Percorso frastagliato, completamente in salita quello di Antonioni che fin dai suoi esordi, in piena epoca di neorealismo, si compiace di procedere controcorrente, impostando il suo primo lungometraggio addirittura su…
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Commenti (2) vedi tutti
gran bel mattone.
commento di kkkLa vanità-vacuità del mondo scrutata attraverso gli occhi dell'ironia, dell'ira, dell'indifferenza, della fragilità dell'universo femminile con la maestria già palpabile del corifeo del dramma psicologico,Antonioni.
commento di Cabiria