Regia di Alain Resnais vedi scheda film
Per me Resnais non si può scindere dall'anno scorso a marienbad e quindi questi cuori mi lasciano così così, con l'aria di aver visto l'ennesimo filmettino francese con tanti personaggi che si incrociano, si parlano ma non si comprendono, si cercano ma non si trovano ecc. ecc. in una girandola che contrappone una scenografia colorata (francese) ad una parigi invisibile e perennemente sotto la neve (dei cuori). Certo non si può gridare all'orrore, non si rimane disgustati (e capita pure questo a volte..) però rimane attaccato quel senso di inutilità ultima di questa pellicola, che non aggiunge e non toglie nulla alla nostra vita (almeno alla mia) a parte un paio d'ore di sonno. Certo non si può pretendere chissà cosa da Resnais che con i suoi 84 anni all'epoca delle riprese stava sicuramente un fiore rispetto a mio nonna che non ci riconosce più da un pezzo... Deve essere la presenza di Sabine Azema nella sua vita che, con i suoi circa trent'anni in meno, lo mantiene giovane! A parte queste mie solite disquisizioni.. fa piacere ritrovare la Isabelle Carré de "I sentimenti" mentre invece Laura Morante (tra l'altro autodoppiata da far schifo) non riesce proprio a piacermi in questa parte. Affascinante uso della fotografia per un film che alla fine ti lascia così, senza un perché e quasi tradisce nel suo dipanarsi senza un sussulto, come un mp3 al quale hanno tolto le frequenze inudibili ad orecchie umane... ad un ascolto superficiale sembra che sia tutto uguale, in realtà si perde qualcosa... ecco qui c'è questa sensazione di qualcosa che manca, di una didattica senza entusiasmo... capisco che forse la storia di base non sia un gran chè ma non è una giustificazione.. spaghetti, aglio, olio e peperoncino possono diventare un piatto da re se si sa come cucinarli.. qui invece a me sembra un po' una cena presta per pensionati.
Ma forse è solo colpa di marienbad....
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