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The Queen. La regina

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su The Queen. La regina

di sasso67
8 stelle

Un film del genere non avrebbe, probabilmente, avuto senso senza la regia di Stephen Frears. Concentrandosi su un periodo abbastanza ristretto della recente storia britannica - tra l'elezione di Blair e i funerali di Diana - "The Queen" riesce comunque a tessere uno spettacolo che sta in piedi e cammina con le proprie gambe. E non solo per la monumentale interpretazione di Helen Mirren, giustamente premiata con l'Oscar. Personalmente, se fossi la regina, avrei fatto i miei complimenti all'attrice inglese. Ma i motivi d'interesse sono anche altri. Innanzitutto il film mostra come e qualmente Tony Blair, da sbarbatello (si presenta in scena vestito con la maglia del Newcastle United) sinistrorso, beneficiato da un corpo elettorale che non ne poteva più dei Tories e voleva "il cambiamento", assurge al ruolo di leader politico nazionale. Poi c'è il rapporto tra la regina e lo stesso Blair, che si evolve da una situazione in cui il rispetto è unidirezionale (del premier verso la sovrana, ma non viceversa), fino ad una relazione di stima reciproca, dopo che il primo ministro si è assunto, anche attirandosi le ironie della moglie, fervente repubblicana, il compito di difensore della monarchia in un momento di grave crisi. Infine ci sono i ritratti dei singoli membri della famiglia Windsor: il regista è abbastanza benevolo con il principe Carlo, descritto come una persona tutto sommato ragionevole e dotato di umanità, dalla mentalità più aperta rispetto a quella, ingessata, dei genitori. Elisabetta II è descritta come una personalità conservatrice e diffidente nei confronti dell'innovazione (personificata da Blair), ma intelligente e politicamente pragmatica, tanto da giungere ad intendersi alla perfezione con il premier. Totalmente negativo, invece, il personaggio del principe Filippo, ottusamente incancrenito in una visione istituzionale e politica ormai del tutto fuori dal tempo.

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