Espandi menu
cerca
Le colline hanno gli occhi

Regia di Alexandre Aja vedi scheda film

Recensioni

L'autore

arkin

arkin

Iscritto dall'11 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 10
  • Post -
  • Recensioni 329
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Le colline hanno gli occhi

di arkin
6 stelle

Uno dei mezzi usati da letteratura e cinema per dar "corpo"al lato bestiale e selvaggio del genere umano è quello del mostro, o l'essere deforme. Non fa eccezione questo "le colline hanno gli occhi", remake del cult di Wes Craven, diretto da Alexandre Aja, regista inspiegabilmente non ancora citato in giudizio per aver praticamente copiato(leggete per credere) la trama base di "Intensity" di Dean Koontz in "Alta tensione"(svolte sul doppio a parte). La famiglia degli ululanti, deformi e brutali assassini che depredano turisti di passaggio, frutto di radiazioni e quindi di mutazioni genetiche, è la quintessenza del lato oscuro umano: assassini, stupratori, preda unicamente dei loro impulsi(ma con quella punta di lucidità che li rende anche più infidi), e si contrappone praticamente in tutto alla famiglia "normale" protagonista del film, e come nell'originale, il punto di interesse dell'intera vicenda diventa la lotta per la sopravvivenza messa in atto dai superstiti, in un gioco al massacro senza esclusione di...splatter. 
Nel remake di Aja, scene di buon impatto(soprattutto le ultime o quelle che vedono protagonista il ragazzo più giovane, Billy), sono alternate ad altre assurde(la prima aggressione nel camper è da manuale delle reazioni idiote, senza contare che le malefatte dei due freak sono grottesche più che spaventose), e i pochi picchi di tensione emotiva finiscono col venire annullati dalla banalità dei "mostri", variopinto circo di decerebrati ottusi misti a sadici calcolatori da "stereotipo da manuale". 
Rimangono tuttavia una interessante scelta di eroi(soprattutto il marito pacifista che scende a livello dei rapitori per salvare la figlia) e un ottimo cast, in cui sorprende soprattutto Dan Byrd(Billy), il più espressivo e spontaneo, capace di mettere ansia con la sola recitazione. 
Ben diverso dall'oscurità e la violenza catartica di "L'ultima casa a sinistra", in cui il tema fondamentale è quasi lo stesso(e abbiamo le due famiglie contrapposte) ma che un remake molto più potente e personale.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati