Espandi menu
cerca
L'impero colpisce ancora

Regia di Irvin Kershner vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Decks

Decks

Iscritto dal 31 agosto 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 6
  • Post 7
  • Recensioni 190
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'impero colpisce ancora

di Decks
10 stelle

Siamo nel 1980; tre anni dopo l'arrivo di uno dei film fantascientifici più amati nella storia del cinema si presenta il suo sequel. Operazione ritenuta inusuale all'epoca, dove ancora non spadroneggiava la filosofia dello sfruttare fino al midollo un titolo che aveva sbancato il botteghino. Fortunatamente tutti i dubbi vengono dissolti quando ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un'opera che non replica sterilmente il precedente capitolo, ma si evolve e allarga i suoi confini decretandone il meritato successo.

I concetti sono gli stessi, come lo sono i personaggi e la storia che riparte poco dopo gli eventi del primo episodio. Eppure qualcosa è cambiato. Fin dalle prime inquadrature ci accorgiamo di come la storyline è volta ad una dimensione più cupa; la leggerezza che si provava nel visionare il primo episodio è qui scomparsa, tutto è più opprimente, ci sentiamo quasi "strangolati da una forza impercettebile" causa la continua fuga da quell'impero così oppressivo, Darth Vader più ossessionato e crudele che mai... Sofferenza e tensione sono gli aggettivi che meglio caratterizzano quest'opera. Pur mantenendo intatto quello spazio divertente e ironico, che caratterizza la saga e se possibile qui è anche più ragionato e piacevole; il senso malinconico che permea la pellicola e soprattutto Yoda, ci avvolge in qualunque istante. Sono tanti i momenti dove l'angoscia e l'amarezza la fanno da padroni: Luke che non si dimostra un buon allievo jedi, il tradimento di Lando, quel salto nell'iperspazio che non vuole mai funzionare e un finale che più sorprendente non si può, tra cui la "dipartita" di Han con la sua ultima battuta dopo la rivelazione dei sentimenti di Leila fa scendere una lacrima a tutti ("Ti amo"/"Lo so"). Di certo non l'unica rivelazione che sconvolge gli spettatori, da cui non si può sfuggire neppure tramite una frase consolatoria del vecchio Ben Kenobi, come differentemente era accaduto nel capitolo precedente.

 

A livello di trama vi è addirittura un'evoluzione, dal già tanto originale primo episodio, con colpi di scena per niente prevedibili e morti apparenti che emozionano lo spettatore. Ad aiutare il tutto vi sono gli interpreti, calati ancor più nella parte, grazie ad una ricca costruzione dei caratteri, come forse non se ne vedranno più nella saga. Su tutti il perfido Vader, Mark Hamill che dà al giovane Skywalker la vera essenza dell'impulsività tipica dell'adolescenza e lo scanzonato Harrison Ford, irresistibile nelle sue battute e nel suo stile inconfondibile. Ancor meglio la sceneggiatura, adulta e soprattutto in grado di rendere carismatico persino un pupazzo: Yoda è, infatti, una delle migliori introduzioni del secondo capitolo, con una personalità affascinante e un misticismo orientale non indifferente che ancora oggi sono godibilissimi.

Niente da dire poi sugli aspetti tecnici, che continuano a migliorarsi, anche se il tripudio di razze aliene e costumi sia diminuito in questo secondo film rispetto al primo. Ma comunque, non si sente la mancanza di creature spaventose (come un terrificante mostro delle nevi) o di popoli sconosciuti (la Città delle nuvole), con una realizzazione sempre perfetta. La creatività degli autori è alle stelle, tra la battaglia di Hoth, divertente ed emozionante grazie a nuovi veicoli, costumi e mezzi d'assalto, una città sospesa e degli asteroidi non proprio disabitati, dimostrano la loro voglia di mettersi in gioco e rinnovare la già conosciuta galassia. Anche la regia, affidata a Kershner non delude. Frenetica e dai numerosi stacchi mentre segue Han e gli altri, statica e controllata durante l'addestramento di Luke. La colonna sonora, che ricompare nei titoli di testa e che saltuariamente decreta l'arrivo di Darth Vader, firmata nuovamente da John Williams si riconferma una sicurezza nella perfetta realizzazione, trascinante ed epica al punto giusto.

"L'Impero Colpisce Ancora" non è solo una replica del primo capitolo di questa saga spaziale, ma un degno e soprattutto maturo successore, un punto altissimo della serie, migliorando ed espandendo tutti i suoi concetti iniziali, approfondendo ed esplorando quei personaggi e quella storia tanto amata nel precedente episodio. Esso è tutto ciò che dovrebbe essere un seguito, un vero ed avvincente proseguimento della storia, dove basterebbe citare una semplice frase per riassumere tutte le trovate e migliorie di una simile pellicola. "No Luke. Sono io tuo padre"

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati